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venerdì, Dicembre 6, 2024

Nuovi corsi per apprendere l’uso dei defibrillatori. Coinvolte nel progetto anche le contrade del Palio dei Micci

La tragica scomparsa del ventiseienne Mattia Giani, giocatore di calcio del Castelfiorentino morto per un attacco cardiaco, riporta in luce l’importanza dell’uso dei defibrillatori come strumento di primissimo soccorso, in attesa dell’arrivo dei soccorsi sanitari. Una notizia che ha provocato grande sgomento anche nello sport versiliese, per la passata militanza del giovane calciatore nel Real Forte Querceta.

Mentre si cerca di fare luce sulla dinamica dei soccorsi, rimane la certezza che i defibrillatori sono presidi di estrema importanza per cercare di salvare la vita di chi è colpito da un attacco cardiaco.

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Una consapevolezza che ha portato l’amministrazione comunale a varare il progetto “Battiti di cuore. Seravezza Comune cardioprotetto” con la progressiva installazione di undici defibrillatori sul territorio, con postazioni a Querceta, Pozzi, Seravezza, Corvaia, Riomagno, Azzano, Giustagnana, Cerreta Sant’Antonio, Fabbiano, Minazzana e Basati, oltre all’apparecchio in dotazione alla pattuglia della Polizia Municipale.

Un incremento dei dae che deve andare di pari passo con la formazione per far sì che, in caso di necessità, ci siano più cittadini possibili capaci di intervenire rapidamente e mettere in funzione queste apparecchiature.

Proprio per questo sono a ciclo pressoché continuo i corsi tenuti sul territorio, rivolti a cittadini maggiorenni residenti nel comune di Seravezza, chiamati a conoscere le procedure di primo intervento come il massaggio cardiaco e l’utilizzo di queste piccole scatole nelle quali sta riposta la possibilità di incrementare notevolmente la percentuale di salvezza dell’infartuato.

“In questi giorni ho preso contatti con il presidente della Pro Loco di Querceta, Gianluca Ceragioli – spiega Stefano Pellegrini, assessore al sociale – per organizzare corsi di formazione destinati alle contrade del Palio dei Micci. Trattandosi di realtà associative molto partecipate, è importante diffondere anche in questi contesti una cultura della protezione, facendo sì che ci siano persone capaci di utilizzare i dae. Dopo lo svolgimento del Palio dei Micci, in programma il prossimo 5 maggio, verrà ripreso questo progetto per calendarizzare corsi gratuiti destinati ai contradaioli. Il messaggio da far passare è che bisogna essere ben formati per non farsi cogliere impreparati da una emergenza. Sono sicuro che il mondo del Palio, così attento e generoso, risponderà molto bene a questa operazione che punta a creare una rete di reciproca cura. Il mio ringraziamento va sempre a quelle associazioni del territorio che ci affiancano nella formazione, attraverso l’organizzazione di questi ricorrenti corsi gratuiti”.

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