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venerdì, Dicembre 6, 2024

Nuovi laboratori del “Marconi” di Seravezza: approvato il progetto definitivo. Previsto anche un giardino pensile

E’ stato approvato il progetto definitivo per la sostituzione edilizia del Corpo laboratori dell’Istituto ‘Marconi’ di Seravezza, finanziato dall’Unione Europea attraverso il progetto ‘Next Generation EU’ per il potenziamento dell’offerta e dei servizi di istruzione.

“La riqualificazione degli edifici scolastici – afferma il presidente della Provincia, Luca Menesini – è al primo posto per la Provincia. Stiamo effettuando numerosi interventi nelle scuole di nostra competenza, per renderle, da una parte, sempre più sicure e, dall’altra, al passo con i tempi e capaci di guardare al futuro. Anche nel caso del ‘Marconi’ di Seravezza, infatti, abbiamo stilato un progetto che pensa alla scuola nel tempo, dotandola di tutti quegli accorgimenti oggi a nostra disposizione perché sia funzionale, rispetti l’ambiente e che sia, al tempo stesso, bella anche da un punto di vista estetico. Il progetto, che avrà un costo di oltre 4 milioni di euro, quindi, restituirà a Seravezza e a chi lo frequenta per studio o lavoro, un istituto completamente riqualificato e rinnovato, ma anche dimensionato in modo che risponda alle esigenze della didattica”.

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Isi Marconi: veduta da Sud

IL PROGETTO

Il principale obiettivo che il progetto si è proposto è stato quello di garantire la massima chiarezza distributiva, pur nei condizionamenti, dati dall’intervenire in una sagoma prefissata a priori. E’ stata, quindi, pensata un’organizzazione degli spazi che dia un senso di ordine logico a questi con un’articolazione secondo tre livelli, in grado di rispondere alle richieste quantitative espresse dal programma e, nel contempo, legando le aree esterne contigue, tesserà una rete inedita di attraversamenti.

Il piano terra ospiterà i laboratori di meccanica e della lavorazione lapidea. L’ingresso principale è stato posizionato in corrispondenza della corte, in modo da implementare il ruolo di cerniera centrale del complesso. Una spina centrale serve i due grandi vani e dà alloggio al nucleo dei servizi (spogliatoi, toilette e docce), mentre il Laboratorio di Manutenzione, in grado di ospitare tra le 40 e 45 persone, è disposto a nord-est e risulta diviso in due macroambiti corrispondenti al lavoro ai macchinari e al lavoro ai banchi di aggiustaggio. E’ stato anche pensato un accesso indipendente a nord-ovest per favorire un’agevole movimentazione di macchinari e materiali verso la zona destinata a deposito e stoccaggio. Anche il Laboratorio del Marmo è dotato di un’entrata separata che si trova nei pressi di un andito pensato per dare riparo ai compressori ad aria e al materiale grezzo e semilavorato. Qua possono accedervi tra le 12 e le 15 persone contemporaneamente.

Il primo piano è raggiungibile attraverso scale e ascensore interni, così come da collegamenti dal cortile e da via Vittorio Veneto, per mezzo di un ponte-raccordo. Qua si trovano tre aule di diversa metratura: il Laboratorio Tecnologie Elettriche (15-20 persone); Laboratorio di Informatica I (12-15 persone) e Laboratorio di Informatica II (20-25 persone). Questi tre laboratori sono situati sullo stesso corridoio, su cui insiste una stecca dei servizi. 

Le due stanze a nord si aprono su un giardino pensile, direttamente allacciato al percorso che porta a via Vittorio Veneto, mentre una finestra sul muro meridionale, consente di affacciarsi sul Parco della Rimembranza e un taglio nella cortina sud-est verso la luce di prima mattina.

Il secondo piano è interamente occupato dal Laboratorio di Psicomotricità  (numerosità stimata dall’istituto 15-20 persone). Un’ampia vetrata a sud segue la disposizione di quelle gemelle presenti al piano terra e al primo piano, aprendo la visuale verso la collina e la Villa Medicea. L’ingresso, separato, del blocco scale e la sua compartimentazione permettono un uso indipendente di tale spazio anche oltre gli orari scolastici.

Isi Marconi: un laboratorio

Questo progetto presenta una particolarità nella sistemazione di aree a verde circoscritte, con la realizzazione anche di un giardino pensile e una sostanziale riqualificazione a verde di altre aree

Le condizioni dei singoli luoghi hanno suggerito le caratteristiche delle specie da adottare e, cioè, esposizione a mezz’ombra, dimensioni della pianta e abbinamenti delle fioriture. Sono, quindi, state scelte piante rustiche, resistenti alle condizioni atmosferiche e che necessitino di una bassa manutenzione, ma, al tempo stesso, siano attrattive anche nel periodo autunno-inverno.

Ecco che sul tetto verde vi saranno, tra gli altri, esemplari di Mahonia Japonica, Euphorbia Griffithii Dixter, Helleborus e due tipi di Heuchera, mentre il giardino pensile è stato pensato con un mix di piante arbustive con rampicanti (sostenuti da telai metallici) a coprire la parete meridionale del doppio volume. Tra i rampicanti la scelta sarà tra l’Hedera helix Oro di Bogliasco e il Ficus Pumila, mentre tra le piante arbustive si potranno trovare, a seconda della scelta, la Lonicera pileata, la Carx elata aurea o la Nandina domestica. Infine, il giardino lungo via Veneto è disegnato con un mix di piante arbustive con rampicanti a coprire la parete controterra di contenimento, scelte in accordo con quelle del giardino pensile.

L’intera riqualificazione del ‘Marconi’ di Seravezza ha un costo complessivo di oltre 4 milioni di euro (4 milioni 156mila 807 euro). Adesso, dopo l’approvazione del progetto esecutivo, gli uffici tecnici della Provincia procederanno all’indizione della gara per l’appalto dei lavori, espletata la quale, si potrà partire con l’intervento che i milestone del Pnnr prevedono entro la fine di quest’anno.

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