Le scuole non sono soltanto edifici nei quali si insegnano materie ma, soprattutto, luoghi di formazione della persona, con i suoi valori più profondi. Con questa convinzione l’amministrazione comunale guarda con attenzione alla rete scolastica presente sul territorio, in particolare a quelle strutture che sono parte della storia territoriale, dove si sono formate generazioni di cittadini. Tra queste lo storico asilo “Cardinale Maffi” di Querceta, oggi scuola paritaria per l’infanzia, dove sono cresciute generazioni di quercetani.
Una storia che vanta oltre un secolo di servizio alla comunità e che necessita di nuova linfa per far fronte alle diverse esigenze in termini di adeguamenti strutturali, riorganizzazione, spese di personale, insomma per far sì che continui a portare avanti l’importante ruolo educativo e sociale che ha ricoperto in questo secolo di storia.
Esigenze che richiedono nuovi sostegni economici tanto che il proposto di Querceta, don Giuseppe Napolitano, nella sua veste di gestore della scuola, ha scritto una lettera di sensibilizzazione alla comunità e ad auspicabili benefattori. Don Napolitano, sottolineando la funzione fondamentale della struttura nel tessuto quercetano, ne evidenzia il “ruolo di preparazione scolastica, umana, civile, sociale, sempre svolta con spirito di pieno servizio alla comunità”, così come traccia le nuove sfide da affrontare nell’oggi e per le quali si auspica l’attenzione e la generosità della collettività.
Dinanzi a queste necessità, l’amministrazione comunale ha incontrato il parroco per comprendere la situazione in cui versa la scuola per l’infanzia e per valutare il tipo di sostegno possibile. “È nostra intenzione valorizzare l’asilo Maffi, l’ultima scuola privata rimasta sul territorio – spiega il sindaco Lorenzo Alessandrini – e intendiamo farlo su un doppio fronte, ovvero sia aiutando nel reperimento di risorse necessarie a rendere la scuola più florida e organizzata, sia coinvolgendola a tutto tondo nel sistema scolastico, magari ampliando l’offerta formativa con una sezione primavera”.
Una ipotesi che sarà adesso oggetto di attente valutazioni e che, di fatto, potrebbe consentire di risolvere al contempo due problemi: da una parte dando rinnovato slancio alla scuola Maffi, portando appunto nuovi iscritti con una sezione dedicata alla fascia di età 24-36 mesi che garantirebbe evidentemente maggiori introiti, dall’altra reperendo in tempi molto brevi nuovi posti per l’asilo nido, venendo così incontro alle esigenze di molti genitori.
Come noto, il Comune di Seravezza non ha strutture dedicate a questa fascia d’età, per le quali esistono comunque progetti e richieste di finanziamento dato che se ne avverte chiaramente l’esigenza. Poter usufruire di questa struttura, già predisposta ad uso scolastico e quindi rispondente alle normative in materia, consentirebbe di dare in tempi brevi una valida risposta alle domande di molti genitori che non riescono ad avere accesso alle strutture del Comune di Pietrasanta con il quale vige una convenzione che permette l’accoglimento di un massimo di venticinque bambini.