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giovedì, Dicembre 12, 2024

Opere digitali come racconto e metafora della realtà. Debutta in Italia Alisa Yoffe, artista politica fuggita dalla Russia

Alisa Yoffe è un’artista politica ma è vano cercare nel suo lavoro riferimenti precisi alla realtà: il linguaggio agisce a livello metaforico, sia quando usa le parole che le immagini. La censura, l’ossessione del controllo, la limitazione delle libertà possono essere elusi dalla recente svolta verso l’astrazione, indubbiamente più difficile da decifrare. 

Non è la prima né la sola a disegnare su iPhone – caso più eclatante quello di David Hockney, grande vecchio della pittura contemporanea – però il modo in cui Alisa Yoffe ha cominciato a utilizzare questo strumento, che a partire dal 2007 ha rivoluzionato le nostre vite e reinventato la creatività, è indubbiamente peculiare. Yoffe lo maneggia come un taccuino di appunti “live”, potendo così lavorare in qualsiasi posto si trovi, anche in situazioni parecchio scomode dove le è capitato di trovarsi parecchie volte, comprese le manifestazioni politiche prima dello scoppio della guerra. Dopo aver registrato i momenti, gli scorci, le impressioni preleva dal suo archivio un’immagine scelta mai casualmente e la riporta su enormi rotoli di carta, tessuti, tele o direttamente sulle pareti, aprendo così un interessante dialogo tra analogico e digitale, che poi è uno dei temi più discussi nell’arte contemporanea del nuovo millennio.

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“About. The most important things. In my broken life” è il titolo della sua prima mostra personale in Italia, allestita nella Ex Marmi in via Nazario Sauro 52 a Pietrasanta. Organizzata da The Project Space e Tg residency e curata da Sofiya Kovaleva e Luca Beatrice, la mostra presenta 15 opere di questa giovane artista che si è formata e ha lavorato in Russia fino all’inizio della guerra in Ucraina, quando si è trasferita a Tiblisi in Georgia perché attiva collaboratrice della scena artistica di opposizione al governo russo.

La Yoffe è un’artista performativa che trae ispirazione dagli avvenimenti e dalle impressioni personali che lei immediatamente elabora e trasforma in opera d’arte utilizzando il linguaggio dei social media e della cultura di massa.  Si ispira poi alle pitture rupestri e all’arte calligrafica. Il percorso espositivo comprende una serie di disegni digitali realizzati per questa mostra ma riportano ai temi e soggetti che l’artista propone fin dal 2019. Due opere, “Protesta” e “Detenzione”, ricordano le manifestazioni politiche in Russia e Georgia nel 2021 e 2022, comprese le proteste tenutesi il primo giorno dopo l’inizio della guerra in Ucraina. “Aereo”, opera dedicata agli attacchi aerei in Ucraina e al Boeing abbattuto nel 2014 nel Donbass.

La serie di quattro dipinti di “Tuffolino” merita un’attenzione speciale. Questo personaggio dei fumetti ideato dal regime fascista italiano, prese il posto di Topolino ma per l’artista diventa un modo per ricordare come i dittatori stanno cambiando le nostre vite, la cultura di massa, la coscienza, e la storia. Anche la tela dal titolo “L’occhio” è un simbolo del controllo dispotico, un riferimento al grande fratello del romanzo di Orwell 1984 ma ricorda anche i sistemi di sorveglianza installati a Mosca contro il dissenso. Il progetto espositivo comprende alcune opere, “Crocefisso”, “Deposizione dalla croce” e “Battaglia di San Romano”, ispirate ai capolavori conservati nei musei italiani che Yoffe ebbe modo di conoscere durante un suo viaggio in Italia nel 2019. Anche il tema della sessualità è rappresentato da opere come “Albero”, “Venere” e “Cuore”, lavori che rimandano alle idee del potere e l’energia personale che nessuna guerra potrà mai distruggere.  

Durante l’opening previsto un aperitivo offerto dalla Fattoria Camporignano di Casole d’Elsa (Siena). La mostra, organizzata da The Project Space e Tg Residency, è aperta dal 7 aprile 18 giugno  ad  ingresso libero tutti i giorni escluso il lunedì, dalle ore 10 alle 12.30, dalle 16.30 alle 19.30. Opening venerdì 7 alle ore 17. Per informazioni, tel. 3334191734, e-mail: info@theprojectspace.it sito web: www.theprojectspace.it

Biografia

Alisa Yoffe (1987, Tashkent, Uzbekistan).

Ha frequentato la scuola d’arte presso il Museo di arte contemporanea di Mosca (2006–2007) e dell’Istituto di Arte Contemporanea di Mosca (2007–2008). inoltre ha studiato anche con Anatolij Osmolovskij, una delle figure principali dell’Azionismo di Mosca. Successivamente è stata borsista della Fondazione Brodskij (2017), Accademia Americana a Roma (2017–2018), e KulturKontakt residenza artistica a Vienna. Le sue mostre personali sono state esposte in Russia, Germania, Paesi Bassi e Svezia. Ha partecipato alla Triennale d’Arte Contemporanea Russa, 3a Biennale degli Urali, Evento Collaterale della 55a Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, così come la Biennale d’Arte Contemporanea a Mosca. Alisa Yoffe collabora con etichette famose come Cartier, Comme des Garçons, Maison Martin Margiela e Bonne Suits. Le opere sono conservate presso la Galleria Tretyakov (Russia), V-A-C Foundation (Russia), Stella Art Fondazione (Russia), Fondo di Vladimir Smirnov e Konstantine Sorokin (Russia), Museo di Arte Contemporanea PERMM (Russia), Klaipėda Culture Communication Center (Lituania), Horvath Art Foundation (Ungheria), Phoenix Art Museum (USA).

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