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giovedì, Marzo 28, 2024

Ostacolo sul percorso del nuovo polo scolastico superiore di Pietrasanta: l’edificio dello Stagi non può essere demolito ma solo restaurato

Bene il percorso di collaborazione avviato con la scuola, docenti in primis. Un po’ meno quello con il Comune di Pietrasanta, territorio dove ricade urbanisticamente l’istituto superiore ‘Stagi-Don Lazzeri’ su cui la Provincia è impegnata per ricostruirne la sede principale, sia in base alle esigenze didattiche indicate dai professori, sia a seguito delle nuove normative di sicurezza in tema di edilizia scolastica”.

Non usa giri di parole il vicepresidente della Provincia di Lucca Nicola Conti, che ha la delega sull’edilizia scolastica della Versilia storica, il quale solleva una questione abbastanza spinosa ma su cui dice: “Lavoreremo per risolverla, ma certo questa inaspettata novità non ci agevola nel percorso tecnico-amministrativo su cui gli uffici della Provincia stanno lavorando per arrivare alla definizione del bando di gara per la progettazione del nuovo polo scolastico superiore di Pietrasanta da oltre 16 milioni di euro”.

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In sostanza la Provincia di Lucca ha scoperto che nel PO, il Piano Operativo del Comune di Pietrasanta (quello che una volta era il Regolamento urbanistico – ndr) licenziato nel dicembre scorso e pubblicato sul Burt il 5 gennaio 2022, l’edificio del ‘Don Lazzeri-Stagi’ non può essere demolito e ricostruito con una diversa sagoma e oltretutto nemmeno modificato nella forma ma solo restaurato

Un dettaglio per niente irrilevante che ci costringe ad una frenata improvvisa avendo scoperto che il Comune di Pietrasanta ha lo strumento urbanistico non adeguato alla progettazione della nuova scuola – aggiunge Conti .- Secondo le tempistiche previste dal Comune c’è tempo fino al 6 aprile per presentare le osservazioni allo strumento urbanistico. E in questo contesto, come spiegheremo anche a docenti e alunni della scuola, stiamo predisponendo una serie di osservazioni tra cui quella più importante riguarda l’aspetto della demolizione-ricostruzione dell’edificio esistente. Anche perché altrimenti saremmo in grave difficoltà ad affidare un incarico esterno di progettazione il cui obiettivo finale non coincide con le scelte di Palazzo Ducale che prevedono tecnologie e soluzioni tecniche innovative”.

Conti è comunque fiducioso: “Faremo di tutto per trovare una soluzione e mi auguro che anche il Comune di Pietrasanta si renda conto dell’impasse e del tempo che rischiamo di perdere. Dispiace però constatare che nei vari incontri avvenuti con l’amministrazione di Pietrasanta e gli stessi rappresentanti scolastici questo particolare urbanistico non sia mai stato evidenziato. Tra l’altro, e anche questo non è un dettaglio marginale, stiamo raccogliendo dalla dirigenza scolastica e dai professori, che ringrazio pubblicamente, tutta una serie di utili indicazioni e suggerimenti per migliorare la didattica e la funzionalità della nuova scuola. Ma sono migliorie ed interventi che possono essere attuati solo se l’edificio sarà ricostruito ex novo”.

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