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sabato, Aprile 20, 2024

Pierucci contro il Decreto Scavi: “Strade rattoppate senza preavviso vanificando gli investimenti pubblici”

Il sindaco di Camaiore Marcello Pierucci si scaglia con forza contro il Decreto Scavi. La legge ministeriale, che consente alle società di intervenire direttamente e di fatto in autonomia sul fondo stradale con scavi per piccoli interventi, sta mettendo in difficoltà le amministrazioni comunali locali, che da un giorno all’altro si vedono distruggere le strade senza sufficiente preavviso.

“La situazione sta diventando davvero insostenibile – commenta il primo cittadino -. Le società di sottoservizi (idrici, gas, fibra ottica) hanno ormai l’autorizzazione ad intervenire sulle nostre strade, spaccando l’asfalto e rattoppandolo alla bene meglio a lavoro finito. Ovviamente non è colpa loro, ma di una legge fatta male, che, anziché snellire la burocrazia, distrugge la programmazione di un Ente pubblico e il suo impegno quotidiano”.

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Alcuni esempi di interventi sulle strade camaioresi

Difatti, quello che il sindaco critica è l’impossibilità di programmare lavori ordinari, come, ad esempio, le asfaltature, senza la sicurezza che il mese successivo siano ancora intatte. “Pochi giorni fa hanno rispaccato via Gasparini a Lido di Camaiore: una strada riqualificata da poco, bella e nuova, dove sorge la nostra pista ciclabile, completamente riasfaltata l’estate scorsa. Decine di migliaia di euro spese per migliorare le nostre viabilità e dare decoro al territorio che vanno di fatto in fumo per colpa di una legge scellerata: l’hanno ribucata e hanno lasciato una toppa inguardabile, perché ovviamente viene meno l’omogeneità dell’asfalto. Negli ultimi giorni è successo, oltre che in via Gasparini, anche in via D’Annunzio e in via Adua, tutte riasfaltate nel 2022. Così non possiamo andare avanti”.

“È necessario trovare una soluzione e ci stiamo impegnando per quanto ci è possibile, ma in ogni caso il problema sta nelle normative nazionali – continua il sindaco -. Nell’ultimo lotto di ciclabile su via Gasparini a Lido, per esempio, abbiamo sentito preventivamente Gaia e abbiamo concordato la sostituzione delle tubazioni fognarie prima del nostro intervento di riqualificazione. Così riusciamo a lavorare bene e con coscienza, senza vanificare gli investimenti pubblici. Solo che poi la ribucano, magari per passarci la fibra. Ripeto, la colpa non è delle società, che anzi lavorano per servizi importanti, e alcuni quantomeno chiamano per avvisare, ma della legge ministeriale, inaccettabile nelle norme e nel loro metodo di attuazione”.

“Sarebbe opportuno – conclude Pierucci – che le leggi nazionali promuovessero anzi una vera programmazione comune tra Enti pubblici e società: loro ci comunicano le strade che vogliono fare nel lungo periodo e noi programmiamo le asfaltature di conseguenza, evitando che una strada da poco risistemata e riconsegnata come nuova alla cittadinanza debba essere rovinata poco dopo per sostituire tubazioni o impianti. Non si possono sprecare in questo modo soldi pubblici”.

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