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sabato, Aprile 19, 2025

Pieve a Elici, appello nel ricordo di Parducci per rilanciare il “Festival di musica classica della Versilia”

Decenni di concerti di elevato livello avevano fatto di Pieve a Elici un appuntamento irripetibile per appassionati e cultori di musica da camera della Versilia e non solo. Tanto è vero che da semplici “Concerti di Pieve a Elici” avevano assunto il titolo di “Festival di musica classica della Versilia”. Marcello Parducci che di questa importantissima manifestazione musicale è stato, anno dopo anno, non solo il suo nume tutelare ma il suo competente trascinatore, aveva infatti trasformato – dopo essere diventato presidente dell’Associazione Musicale Lucchese – la monumentale chiesa romanica del paese di Pieve a Elici, San Pantaleone, in un luogo – almeno nei mesi di luglio e agosto – in tutto e per tutto simile alle grandi sale da concerto.

Un successo dimostrato soprattutto dal fatto che qui ogni estate saliva il “gotha” del camerismo internazionale per le molte e radicate conoscenze di Marcello Parducci, appunto. Conoscenze che in alcuni casi si erano trasformate addirittura in amicizia, tanto che l’anno in cui raggiunse gli 80 anni, i partecipanti al Festival di quell’estate rifiutarono come augurio la dovuta parcella. E questo è un fatto che non va dimenticato.

Marcello Parducci

Al fine di evitare ogni equivoco, nell’estate del 2019 – tanto per fare un esempio – fu addirittura una stagione di dieci concerti – con quello di apertura affidato all’Ottetto della Scala di Milano con i violini di Laura Marzadori (primo dell’Orchestra omonima), Agnese Ferrario, Elena Faccani ed Enkeleida Sheshaj, le viole di Simonide Braconi ed Eugenio Silvestri, il violoncello di Massimo Polidori ed il contrabbasso di Alessandro Serra. Senza considerare che questi artisti a Pieve a Elici suonavano per la prima volta come “ensemble”.

Quindi un successo personale di Marcello Parducci di cui il prossimo 20 aprile cade l’anniversario della morte. Ci auguriamo quindi che l’Associazione Musicale Lucchese, su cui è ricaduta l’impegnativa responsabilità di continuare il cammino da lui iniziato, possa continuarne la memoria, iniziando proprio da quest’anno quell’auspicata ripresa che in questi due ultimi anni è risultata minimale. Insomma vogliamo sperare che Pieve a Elici torni a quei livelli che il compianto Marcello Parducci aveva portato, e non diventare una semplice stagioni di concerti che il sunnominato aveva portato a diventare “Festival di Musica Classica della Versilia”.

Mario Pellegrini

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