Sono quasi 400 gli alberi messi a dimora negli ultimi 5 anni a Pietrasanta, fra sostituzioni di esemplari esistenti e piantumazioni aggiuntive, effettuate per incrementare il patrimonio “verde” comunale e che sono state pari a 190 unità: è il bilancio arboreo del Comune, licenziato dalla giunta del sindaco Alberto Stefano Giovannetti, secondo adempimenti di legge, due mesi prima della scadenza naturale del mandato amministrativo.
“All’inizio del 2019 erano 1.967 gli esemplari arborei di proprietà comunale censiti puntualmente – spiega l’assessore all’ambiente, Tatiana Gliori – di cui circa il 70% in aree di pertinenza stradale. A dicembre 2022, grazie al lavoro dell’ufficio ambiente, le piante ‘schedate’ e, quindi, contrassegnate da un codice numerico che le identifica singolarmente, sono salite a 3.451”. Un numero che non esaurisce il “parco verde” cittadino, in cui vanno inclusi anche gli alberi ricompresi all’interno di formazioni forestali o aree boscate, come il bosco della Versiliana e la grandissima parte delle alberature nelle zone di collina che, ancora, non sono state censite. “Più aumenta il numero di alberature censite – prosegue Gliori – meglio possiamo conoscere la componente verde del nostro territorio ed effettuare, così, un monitoraggio ampio ma nello stesso tempo puntuale, a tutela della salute degli alberi e della sicurezza pubblica”.
Ogni anno, si legge nel bilancio arboreo, per circa l’1-2% degli alberi del patrimonio comunale si rende necessaria la sostituzione imposta da esigenze di salvaguardia della pubblica incolumità; una percentuale fisiologica se rapportata al numero complessivo di alberi presenti e da ricondurre, sostanzialmente, ad attacchi di parassiti responsabili della degenerazione dei tessuti legnosi.
Oltre a queste piantumazioni, ci sono quelle che rientrano in una più ampia strategia di incremento del patrimonio arboreo cittadino per migliorare la qualità dell’ambiente urbano, dell’aria e come misura di adattamento ai cambiamenti climatici; la stessa scelta delle specie botaniche impiegate, infatti, è stata fatta sia in funzione del valore estetico, sia in relazione alla capacità degli alberi di catturare i principali inquinanti atmosferici, sia nell’ottica di un incremento della biodiversità, anche in considerazione dell’adesione all’iniziativa “Comune amico delle api”.