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venerdì, Maggio 3, 2024

Riserva Medicea: lezioni gratuite di “pesca a mosca” mentre diventa un rito farsi i selfie con la trota in marmo

Lezioni gratuite di pesca, sabato mattina (25 marzo), alla nuova Riserva Medicea di Seravezza mentre la storica trota in marmo di Palazzo Mediceo sta diventando meta dei pescatori scaramantici.

L’appuntamento è per sabato, dalle ore 9.30 alle 12.30, quando sul prato antistante il Mediceo saranno a disposizione istruttori qualificati che insegneranno, gratuitamente, la tecnica della “pesca a mosca” che si effettua con un’esca artificiale, a imitazione appunto di un insetto, poggiata a pelo d’acqua.

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Si tratta della prima iniziativa della nuova Riserva Medicea, estesa dal Puntone sino alla località Argentiera, promossa dal Mosca Club Apuano in collaborazione con la Fondazione Terre Medicee e il Fly Club 90 Versilia.

Una vera e propria lezione per apprendere questa particolare modalità di pesca mentre nel tratto di fiume sottostante si svolgerà uno stage pratico dimostrativo indirizzato agli allievi del corso di pesca, ovviamente aperto alla visione del pubblico.

“L’obiettivo di queste iniziative – spiega Davide Monaco, direttore della Fondazione Terre Medicee – è di far crescere una cultura della pesca non solo dal punto di vista della tecnica ma anche del pieno rispetto delle regole e della natura. È l’impronta che connota questa nuova realtà, peraltro caratterizzata anche da zone No kill, così come istituita d’intesa con il Comune e l’assessore all’ambiente Michele Silicani”.

A proposito di pesca, c’è un aspetto connaturato a questo ambiente ed è quello della scaramanzia. Tra le frasi da non indirizzare mai a un pescatore c’è il fatidico augurio di “buona pesca”, capace di turbare profondamente gli appassionati di questo sport.

Non c’è quindi da meravigliarsi di una ritualità che accompagna le loro uscite e una di queste sta prendendo piede proprio nelle ultime settimane, a seguito dell’inaugurazione della riserva seravezzina. È bastato riportare alla luce la storia della straordinaria pesca della Granduchessa Maria Cristina di Lorena e vedere il pluricampione del mondo Roberto Trabucco immortalato sotto la trota in marmo, che il cortile del Mediceo sta diventando meta di pescatori che si fanno fotografare, o fanno un selfie, mentre indicano la scultura alle loro spalle.

Come noto stiamo parlando della trota in marmo, risalente al XVII secolo, che vuole ricordare la straordinaria pescata della Granduchessa la quale avrebbe tirato su dalle acque del fiume Vezza un’enorme trota. Un evento davvero eccezionale, tanto da essere ricordato con un cippo anche in località Ruosina, nel punto dove sarebbe avvenuta la pesca.

Si sa che attorno ai pescatori aleggia la fama di raccontare le loro prede attraverso la lente d’ingrandimento ma la scultura, assieme ad altre testimonianze storiche, viene da sempre ritenuta una fedele e oggettiva dimostrazione di quella pesca effettivamente straordinaria, dato che la trota pesava ben 13 libbre fiorentine equivalenti a quasi 4 chili e mezzo.

“Il mondo della pesca, così come tanti altri, è accompagnato dalla scaramanzia – commenta Gionata Paolicchi, responsabile della riserva medicea di pesca – e, a quanto pare, si sta diffondendo nell’ambiente la voce che sarebbe propiziatorio uno scatto fotografico assieme alla trota della Granduchessa Maria Cristina. In effetti, qual è quel pescatore che non vorrebbe veder abboccare un pesce del genere? Pur non essendo scaramantico, anche io non mi sono sottratto a questo rito perché, in fondo, non si sa mai…”.

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