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venerdì, Dicembre 6, 2024

“Risveglio”, un itinerario artistico dal lungomare al centro di Forte con le opere di Gianfranco Meggiato

Il Comune di Forte dei Marmi, la Fondazione Villa Bertelli e Oblong Contemporary Art Gallery presentano, fino al 30 settembre, una mostra en plein air di Gianfranco Meggiato con opere allestite nelle strade e nelle piazze di Forte dei Marmi. L’inaugurazione si è svolta sabato 15 giugno in Piazza Garibaldi.

Intitolata Risveglio, l’esposizione vuole essere un’occasione per sollecitare il risveglio delle coscienze e indurre alla riflessione, portando l’arte fuori dai musei, nelle piazze, tra la gente. Per tutto il periodo estivo, gli angoli più rappresentativi della città toscana diventeranno, infatti, uno spazio culturale liberamente ac-cessibile al pubblico.

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L’arte, con Gianfranco Meggiato, non è solo contemplazione, ma soprattutto azione. Mutando gli spazi urbani in palcoscenici, dove attrici principali diventano le sue grandi sculture astratte, l’artista sottolinea il carattere universale del linguaggio artistico, capace di connettere passato e presente e di tramandare messaggi.

Le opere di Meggiato – realizzate in alluminio, con la tecnica della fusione a staffa, e in bronzo, con la tecnica della fusione a cera persa, poste su basi in acciaio inox, in altezza variabile da due a cinque metri – tracciano un itinerario tra il lungomare e le vie del centro della città di Forte dei Marmi, in dialogo con gli spazi urbani e il paesaggio circostante.

Risveglio, l’opera che dà il titolo alla mostra, è una scultura inedita alta quattro metri, che viene presentata in anteprima per l’occasione. Con il suo movimento a spirale tendente verso l’alto simboleggia un volo, un risveglio, un riscatto dell’essere umano che acquisisce la consapevolezza per liberarsi dai condizionamenti. Plasticamente, infatti, sono proprio due ali stilizzate che sostengono e sospingono verso l’alto una grande sfera lucente che simboleggia la coscienza.

Nel dare il titolo Risveglio alla mostra, Meggiato allude al fenomeno di risveglio delle coscienze che è in atto a livello planetario da diversi anni. Convinto che non si possa vivere solo per se stessi, predando gli altri e la natura e pensando esclusivamente alla materialità, l’artista vuole sostenere attraverso la propria ricerca l’assunzione di un atteggiamento più libero e consapevole, per aprirsi gradualmente alla comprensione del mondo e del senso della vita.

Nello stesso periodo, Oblong Contemporary Art Gallery ospita, nei propri spazi di Forte dei Marmi, diverse sculture del maestro veneziano a completamento del percorso di conoscenza dell’artista e della sua produzione.

La mostra Risveglio di Gianfranco Meggiato è l’evento espositivo che Forte dei Marmi promuove per arricchire la città di grandi opere d’arte nel periodo più importante dell’anno.

Biografia

Gianfranco Meggiato nasce nel 1963 a Venezia, dove frequenta l’Istituto Statale d’Arte, studiando scultura in pietra, bronzo, legno e ceramica. Nella sua opera, Meggiato guarda ai grandi maestri del Novecento: Brancusi per la sua ricerca dell’essenzialità, Moore per il rapporto interno-esterno delle sue maternità e Calder per l’apertura allo spazio delle sue opere. Lo spazio, infatti, entra nelle sculture di Meggiato e il vuoto diviene importante quanto il pieno.

Artista internazionale, dal 1998 partecipa a mostre e fiere in Italia e nel mondo (USA, Canada, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Belgio, Olanda, Francia, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Principato di Monaco, Ucraina, Russia, India, Cina, Emirati Arabi, Kuwait, Corea del Sud, Singapore, Taipei, Hong Kong, Australia). Nel 2011 e nel 2013 viene invitato alla Biennale di Venezia, all’interno di padiglioni nazionali.

Dal 2017 decide di trattare temi a carattere scientifico e sociale mediante la messa in opera di grandi installazioni pubbliche con opere monumentali:

  • Il Giardino delle Muse Silenti (Catanzaro, 2017), simbolicamente posto a difesa dei nostri valori e della nostra cultura dal terrorismo;
  • La Spirale della Vita (Palermo, 2018) all’interno di Manifesta 12, dedicata alle vittime innocenti di mafia;
  • Il Giardino di Zyz per Matera Capitale Europea della Cultura (Matera, 2019), punto di incontro tra culture spesso in contrasto fra loro nella logica che tutto è uno;
  • L’Uomo Quantico, non c’è futuro senza memoria (2021) con una grande mostra personale con opere monumentali presso la Valle dei Templi di Agrigento, nel tentativo di cercare il punto di contatto tra archeologia, filosofia e fisica dei quanti;
  • La Spirale della Vita (2022), con l’installazione per il Comune di Prato e il Museo Pecci che ha visto una riproposizione dell’installazione dedicata alle vittime innocenti di mafia;
  • Il Respiro della Forma (Pisa, 2022), promossa dal Comune di Pisa, patrocinata da Regione Toscana, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant’Anna, con l’esposizione di 14 opere monumentali nella città e di una personale presso la chiesa di Santa Maria della Spina;
  • L’incontro Simbolo di Pace (Roma, 2023), promossa dal Comune di Roma Municipio 1, installazione dedicata al primo anniversario dello scoppio della guerra in Ucraina.

Queste installazioni gli valgono il Premio ICOMOS-UNESCO, che gli viene conferito “per aver magistralmente coniugato l’antico e il contemporaneo in installazioni scultoree di grande potere evocativo e valenza estetica”. Linee dell’Invisibile (Görünməyənin cizgiləri) è il titolo della grande mostra visitabile fino al 26 ottobre 2024 a Baku, la capitale dell’Azerbaijan, nell’Heydar Aliyev Center, uno dei più importanti complessi culturali dell’Asia, gioiello dell’architettura contemporanea progettato da Zaha Hadid.

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