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venerdì, Novembre 22, 2024

Stragi nazifasciste, appello del sindaco Verona al Presidente Mattarella sui risarcimenti ai familiari delle vittime

Il sindaco di Stazzema Maurizio Verona ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella quale porta alla sua attenzione la posizione tenuta dall’Avvocatura dello Stato circa la possibilità che i familiari delle vittime di stragi nazifasciste ricevano un risarcimento grazie al Fondo istituito dallo Stato stesso. “In sostanza – affermano le istituzioni stazzemesi illustrando l’iniziativa – , prima lo Stato apre questo spiraglio, per far avere risarcimenti ai familiari delle vittime, e poi fa appello agli atti di giudizio già arrivati a sentenza, invece di procedere a transazione, rendendo più lungo e complicato questo già complesso procedimento”.

“Egregio Presidente, non resta che scrivere a Lei per avere un po’ di giustizia – esordisce Verona – . Per anni le stragi nazifasciste sono state dimenticate, un oblio di Stato. Ci sono voluti 60 anni ed oltre per avere giustizia per scrivere chi fossero i responsabili delle stragi, nazisti e fascisti che hanno potuto invecchiare senza portare su di loro l’infamia di quello che avevano compiuto. Per anni anche da Sant’Anna di Stazzema non si è chiesto che verità, senza chiedere nulla per madri, padri, fratelli, sorelle, parenti, amici ed amiche uccisi ed uccise in modi spesso inenarrabili per la crudeltà con cui è stato compiuto il massacro”. 

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“Poi si è aperto questo spiraglio nel 2022 che istituiva un fondo per il risarcimento dei danni dovuti alle stragi – prosegue il sindaco – : danni che non possono avere un prezzo o una stima”, solo che la voglia di giustizia si è scontrata “con un termine di accoglimento inadeguato, troppo stretto che avrebbe impedito ai più di presentare domanda, e con uno stanziamento risibile. I superstiti, i parenti delle vittime hanno dovuto in pochi mesi istruire una causa contro uno Stato, la Germania per dimostrare di avere diritto a poter accedere al fondo, a dimostrare di esserci stati in quei giorni in cui le loro famiglie erano massacrate,  a dimostrare di essere ‘titolati’, presentando documentazioni e fogli, fare testimonianze, chiedere agli uffici elettorali certificazioni di un secolo fa”. 

“Come Enti locali – evidenzia Verona – , anche noi vittime di quella violenza, abbiamo cercato di supportare i nostri superstiti, aiutandoli ad organizzarsi per rivendicare un loro diritto ad un ristoro per le notti insonni fatte di incubi e di preoccupazioni, le notti passate a sognare i propri familiari, un ristoro ad una vita distrutta in poche ore. Un trauma che riguarda anche le successive generazioni che hanno dovuto fare i conti con una storia che non passa mai, un qualcosa che è impossibile dimenticare”. 

“In merito alla Strage di Sant’Anna di Stazzema abbiamo promosso tre cause di fronte al Tribunale di Firenze – ricorda il sindaco – : 92 persone nella prima, 19 nella seconda e altri 14 nella terza, per una richiesta risarcitoria di oltre 130 milioni di euro. Si è dovuto dare un prezzo al dolore. Ci vorranno almeno due anni, ci dicono i legali, per una sentenza del primo grado. Le prime cause per altre stragi che erano partite precedentemente sono già giunte alla prima sentenza e l’Avvocatura dello Stato, che secondo il decreto istitutivo del Fondo può procedere a transazione, ha invece fatto appello”. 

Dopo aver stigmatizzato il comportamento dello Stato, Verona ammonisce che “se non interviene una transazione tra Avvocatura e ricorrenti, finirà che queste vittime lo saranno di nuovo, e moriranno senza la serenità di aver potuto avere un qualcosa che sia di ristoro alla loro sofferenza seppur in modo simbolico, e con la sensazione di uno Stato ostile”. E conclude: “Le chiediamo un intervento, una parola nel Suo discorso di fine anno, in cui poter ricordare anche queste vittime”. 

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