Dal Bistrot di Forte dei Marmi alla tenuta Antinori. Adesso la coppia di chef punta su Massa. Lui si chiama Francisco Suria Alvarado, trentasettenne originario del Salvador ma apuano di adozione. Lei è Beatrice Prayer Galletti, 32 anni e massese doc. La loro è una vera storia d’amore che nasce tra i fornelli della cucina stellata del Bistrot, dove Francisco era capo partita dei primi e Beatrice invece si occupava delle entrée. Un colpo di fulmine che si è concretizzato dopo anni con uno splendido matrimonio e la nascita di Camilla.
Ma c’era e c’è un altro amore che li accomuna: quello per la cucina. Una passione vera e forte che si percepisce bene dalle loro pietanze succulente e che li ha portati a lavorare per il rinomato bagno Silvio di Vittoria Apuana e per ultimo nella tenuta Guado al Tasso di Antinori a Bolgheri, dove Francisco fino a un mese fa era lo chef e Beatrice la commis, essendo anche tra le più giovani della brigata. Adesso hanno deciso di mettersi in proprio e di puntare su Massa con i suoi profumi e sapori tradizionali, portando però anche il loro bagaglio di esperienza con prelibatezze di mare e di carne.
E così nei giorni scorsi hanno aperto i battenti del loro primo locale in viale Roma 377 a Marina. Si chiama “Espressione del gusto” e non è un classico ristorante, ma anche cucina d’asporto e pasta fresca.
Da Bolgheri a Massa, Francisco perché avete deciso di investire sulla città Apuana?
Beatrice è nata qui ed io sono stato “adottato” da questa città. Amiamo la sua terra e ciò che offre: dal cibo al vino e noi vogliamo dare un contributo alla sua crescita con la nostra cucina.
Il locale si chiama “Espressione del gusto”, perché avete scelto questo nome?
Perché siamo due persone dinamiche che danno valore alle materie prime, portandole alla loro massima espressione del gusto.
Non solo ristorazione, ma anche pasta fresca e gastronomia …
Si, abbiamo deciso di dare la possibilità di servire tutti: sia chi vuole fare un take away e chi invece desidera una cucina espressa.
Quali specialità portate a Massa?
La nostra specialità è il pesce: piatti freschi poco elaborati ma di grande gusto, fettuccine ripiene di astice e burrata, pesce con salsa al Vermentino del Candia. Ma sono disponibili anche piatti di carne e vegetariani.
E la tradizione massese?
Ovviamente non mancano i tordelli e il baccalà. Poi seguendo la stagionalità dei prodotti proporremo anche altro.
Porterete tutto il bagaglio della vostra esperienza…
Certo. Sono 16 anni che lavoro in cucina e ancora sto imparando. Ora metto in pratica tutta la mia esperienza e tecniche di lavoro, partendo dalla tradizione e dando un tocco di eleganza.
Francisco, il tuo viaggio è partito da molto lontano. Cosa ti ha spinto a lasciare l’America Latina e venire in Italia?
Ho lasciato il Salvador appena ho finito gli studi, in quanto volevo darmi un’opportunità di crescere in una società diversa rispetto a quella salvadoregna. Purtroppo non tutti i ragazzi della mia età nati in Centro America sono riusciti a riscattarsi nella loro vita. Arrivato in Italia ho avuto l’opportunità tramite dei corsi specializzati di entrare subito nel mondo della cucina.
Dove nasce la vostra passione per la cucina?
Amiamo plasmare e trasformare con le nostre mani le materie prime e l’adrenalina precede sempre il servizio.
Allora è possibile definire la cucina come una vera e propria arte?
Secondo noi si. Infatti bisogna essere capaci non solo di assemblare contenuti, ma farlo in modo creativo, cambiando continuamente e trovando sempre nuove soluzioni, profumi, aromi e consistenza. Così che guardando il piatto si provi piacere non solo nel gusto, ma anche nella sua architettura.
