Il comune di Seravezza aderisce domani (sabato 14 maggio) al Defibrillation Day, la giornata nazionale di sensibilizzazione sulla defibrillazione precoce come condizione per salvare vite. Grazie alla partecipazione dell’associazionismo locale, saranno installati due stand, uno a Querceta dalle 9 alle 12 a piazza Matteotti a cura della Croce Bianca e l’altro, per l’intera giornata, nell’area di Palazzo Mediceo a cura delle Pubbliche Assistenze di Azzano, Giustagnana e della ODV Salvamento Versilia.
I visitatori potranno conoscere l’importanza dei defibrillatori come strumenti necessari a salvare vite, attraverso materiale informativo, esperti e simulazioni che ne dimostreranno l’utilizzo pratico.
L’assessore al sociale e alla salute dei cittadini Stefano Pellegrini rivolge un ringraziamento alle associazioni che hanno aderito alla giornata, favorendo la diffusione di una cultura della prevenzione testimoniata dai dati che, in caso di arresto cardiaco, parlano della possibilità di sopravvivenza al 90% se entro un minuto viene eseguita la defibrillazione.
Proprio alla luce di questa consapevolezza, l’amministrazione comunale ha in programma un incremento dei DAE, ovvero i defibrillatori, su tutto il territorio. È proprio di questi giorni la notizia del finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che ha accordato al Comune 10 mila euro per il progetto, dal costo totale di 40 mila euro, che prevede l’acquisto e l’installazione in apposite teche di dieci defibrillatori, oltre alle spese assicurative e di formazione.
Quanto previsto dal progetto “Comune cardioprotetto” che l’assessore Pellegrini sta portando avanti da mesi, per dotare tutto il territorio di questi fondamentali presidi, proprio in considerazione del fatto che la tempestività è il principale fattore per salvare la vita di persone in arresto cardiaco.
“Il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – sottolinea l’assessore Pellegrini – ci aiuta a procedere con il nostro progetto che prevede di dotare di questi dispositivi innanzitutto i paesi della montagna, in considerazione che sono i luoghi più lontani dai soccorsi e quindi più a rischio”. Attualmente sono censiti DAE solo a Basati e Minazzana, quindi un incremento partirà proprio dalle zone scoperte dove, peraltro, le locali associazioni stanno già lavorando sulla sensibilizzazione e sulla formazione. Come dimostra il corso promosso dalla Pubblica Assistenza di Azzano e Giustagnana per sabato 28 maggio, aperto – su prenotazione – a volontari e cittadini.