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venerdì, Aprile 26, 2024

La luce è architettura, speranza e vita: i nostri occhi sono creati per riconoscere le sue forme

Riceviamo e pubblichiamo in anteprima l’editoriale del direttore Gianfranco Antognoli che sarà pubblicato sul numero di maggio di “Leasing Magazine”, mensile di economia, finanza e cultura. Intitolato “La luce è architettura, è speranza ed è vera vita. I nostri occhi sono per vedere le forme della luce”, è una riflessione preparata alla vigilia della Pasqua di Resurrezione, non solo sul significato del messaggio del Cristo, ma anche sul momento che attraversa l’umanità. Ad esso, il direttore Antognoli unisce gli auguri di una buona Pasqua.

La luce è il mezzo per il quale siamo in grado di vedere, ma soprattutto di mostrare la realtà… Lo sapevano molto bene già gli antichi e anche soprattutto i geni del Rinascimento italiano. Esiste a questo riguardo una importante mostra di pittura a Lucca, all’ombra delle mura medioevali, una bellissima rappresentazione curata da Vittorio Sgarbi: “I  pittori della luce da Caravaggio a Paolini”.

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La luce dunque, in tutti i suoi aspetti, fisico sensoriale, emotivo ed anche soprannaturale rappresenta il filo conduttore della nostra vita ed anche, nel nostro piccolo,  di questo numero della rivista. In un momento difficile, e anche per certi versi non ben percettibile e comprensibile della storia dell’umanità contemporanea, la luce rappresenta un faro, una ‘stella cometa’ a cui poter guardare e sperare. La luce può rappresentare la fine auspicabile di un conflitto cruento, difficile, pericoloso per i drammi che porta con se’ ed anche per le sue possibili gravissime conseguenze future. Può essere la speranza che il buon senso e la intelligenza prevalgano sulla barbarie e sulle scelte irrazionali della forza bruta militare in un conflitto, quello in corso in Europa, che genera orrori e persecuzioni e che, oltre che  perpetrarsi oggi, possano forse divenire permanenti nel nostro mondo ‘moderno’…

Allora in un momento in cui pare impossibile essere ottimisti e positivi mi viene in mente un vecchio premio ricevuto da adolescente, più di 50 anni fa, come partecipante ad un concorso scolastico di religione ‘Veritas’ che mi portò ad essere ricevuto a Castelgandolfo da Sua Santità Paolo VI. Alla ‘Santa Croce d’oro del Volto Santo di Lucca era allegata infatti una pergamena che riportava un passo evangelico con la figura di Gesù Salvatore: “Io sono la via, la verità e la Vita, chi mi segue non cammina nelle tenebre ma avrà la Luce della vita”. Gesù è dunque luce, verità e Vita, almeno per noi Cristiani.

Speriamo allora che la voce accorata di Papa Francesco, nella sua sofferenza umana e spirituale, possa rappresentare non solo le nostre speranze, ma una scelta consapevole possibile e giusta, non soltanto per l’Ucraina, ma per tutta l’umanità. Speriamo che il Signore dunque lo ascolti e le sue parole convinte possano concorrere a far maturare le coscienze dei cosiddetti “padroni del mondo” e dei “signori della guerra”.

La pace infatti è l’unica soluzione dei conflitti,  per il bene effettivo degli uomini: le conseguenze negative – anche sul piano economico e dello sviluppo sostenibile – sono già ben evidenti e non solo agli esperti di economia e agli scienziati sociali. Al di là delle convinzioni politiche, ideologiche, culturali e religiose dei singoli e dei popoli, la guerra porta infatti oltre ai lutti e sofferenze tremendi e insopportabili,  che ci sono molto bene di fronte, conseguenze fortemente disastrose per il nostro ‘piccolo pianeta terra’. Speriamo che torni dunque presto la Luce, in fondo a questo tunnel triste e buio, dove l’arroganza del potere di pochi sembra  prevalere sull’interesse legittimo di tutti… Buona lettura, chi legge guarda e vede lontano…

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