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mercoledì, Aprile 24, 2024

L’imprenditoria italiana è il faro per il futuro: quali premesse per la ripresa

E’ già in lavorazione il numero di giugno di “Leasing Magazine”, il mensile di economia, finanza e cultura diretto da Gianfranco Antognoli. Riceviamo e pubblichiamo in anteprima l’editoriale scritto da Antognoli, dal titolo “L’imprenditoria italiana è il faro per il futuro”, con il sottotitolo “L’intelligenza di capire che la fine della guerra in Europa e la realizzazione del PNRR in Italia sono premesse indispensabili per una ripresa possibile”.

La forza delle idee, la volontà e l’ingegno di creare obbiettivi mobilitanti riconosciuti per un effettivo avanzamento della società sono traguardi strategici da non mancare. In una situazione confusa dove i movimenti tellurici della pandemia e della guerra in Europa hanno scosso gli equilibri e quasi tutte le previsioni future lo spirito imprenditoriale migliore può davvero poter aspirare a guidare i mercati con una creatività che rinnova e ispira il cambiamento, con il coraggio della innovazione oggi ancora più necessaria e decisiva.

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Se era sicuramente impossibile prevedere una impennata così violenta dei processi inflattivi, ora le banche centrali debbono intervenire senza rischiare di soffocare la crescita economica peraltro non facile, in un quadro di compatibilità – controllo dell’inflazione e crescita/sviluppo non certo facile da pianificare. questo è sicuramente quello che attiene al governo della economia e delle monete…

Ma è la forza delle idee, della progettualità dell’iniziativa responsabile ma coraggiosa che servono per affrontare davvero una nuova realtà geopolitica e i mercati sconquassati dagli eventi imprevisti e imprevedibili dei nostri tempi presenti. Il rispetto delle competenze professionali e dei valori sono e rimangono i fondamentali della vita economica e sociale e impongono iniziative intelligenti e coerenti delle imprese a difesa di sviluppo e occupazione, ma anche Governo Nazionale e banche debbono coerentemente aiutare ed accompagnare gli investimenti che costituiscono l’unica medicina per favorire competitività e ripresa.

Solo coniugando i fattori decisivi della crescita sostenibile e concretamente praticabile si possono affrontare infatti situazioni difficili sul piano sociale oltre che economico come quelle attuali.

Non si può cambiare il vento, ma si possono e si debbono aggiustare le vele, cioè gli strumenti a disposizione che imprese e banche, banche e imprese (in rapporto più positivo fra loro) possono utilmente maneggiare in un quadro macroeconomico difficile, non affrontabile senza impegno, determinazione e forza morale diversa e maggiore rispetto anche la recente passato più facilmente ‘navigabile’… Questo è l’impegno forte che crediamo attenda le imprese ora e nel prossimo futuro.

L’augurio che possiamo farci è che la doverosa creazione di ricchezza, nel rispetto dell’ambiente e delle persone, necessaria e da redistribuire possa realizzarsi in un rinnovato clima di fiducia fra le parti sociali che produca una indispensabile concordia operativa, premessa per una ripresa che non è certa ma che può essere perseguita con volontà e lungimiranza intelligenti senza poter pensare che per traguardare obbiettivi strategici si possano usare scorciatoie, furbizie e rendite di posizione che in concreto  non possono esistere  più: di tutto questo e anche di altro (una nuova moralità economica?) occorre avere tutti chiara coscienza e necessaria consapevolezza se non vogliamo ‘naufragare’ con tutti gli ulteriori pericoli che questo potrebbe comportare per tutti noi…

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