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venerdì, Aprile 26, 2024

Boschi: “Coalizione di centro con Calenda ma pronti a correre da soli. Letta? Non ci sono preclusioni”

“Vogliamo un’alleanza di centro basata sui programmi e non sulla spartizione delle poltrone che non ci interessa come abbiamo dimostrato facendo saltare il governo ‘Conte 2’. Puntiamo a un terzo polo moderato, aggregando altre forze come Azione di Carlo Calenda. Ma non abbiamo paura di correre da soli. Supereremo la soglia del 3% e penso che arriveremo anche al 5%”. Maria Elena Boschi mostra grande fiducia rispondendo alle domande di Stefano Zurlo inviato speciale de ”Il Giornale” che conduce “Gli Incontri del Principe” organizzati dal Grand Hotel Principe di Piemonte sul palco di piazza Maria Luisa.

Sulla Passeggiata di Viareggio c’è tanto pubblico, molto attento, e l’esponente di Italia Viva sottolinea che il partito è pronto alla sfida elettorale con 5000 volontari al lavoro e il cantiere per la Leopolda anticipata ai primi di settembre che è già aperto. Boschi guarda al recente passato, mostra disappunto per la caduta del governo Draghi che dava piene garanzie e parla di “Cinque Stelle ormai allo sbando, travolti dal terremoto che loro stessi hanno causato”. E per Boschi più che quello di Conte “che ha scelto un calcolo utilitaristico per cercare di mantenere la leadership” è stato sconcertante il comportamento dei parlamentari che “sono andati a casa con la fine anticipata della legislatura consapevoli che molti di loro non entreranno nel nuovo parlamento e quindi hanno seguito una logica suicida anche se le conseguenze le pagano non solo loro ma tutta l’Italia”.

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Maria Elena Boschi ha riservato parole molto dure per Conte. “Di sicuro non faremo alleanze con lui o con i Cinque Stelle che molti continuano a pensare siano di sinistra anche se non lo sono. Conte dal 2018 si è adattato a tutte le situazioni e a tutte le alleanze. Si è alleato con Salvini e ora flirta con Santoro che è all’opposto del leader della Lega”.

E il rapporto tra Italia Viva e il Pd? “Le coalizioni – spiega Boschi – si fanno sui contenuti. Non possiamo più ripetere gli errori del passato. Nel 2013 il Pd di Bersani si alleò con Sel e poi ruppe repentinamente. Letta ha cambiato idea su di noi, un veto nei nostri confronti non pare esserci più e anche noi non abbiamo mai chiuso le porte a nessuno. Per me per Italia Viva è più naturale un terzo polo al centro aggregandosi con Azione e ribadendo la forza delle nostre idee che supera ogni logica spartitoria”.

Stefano Zurlo ha chiesto a Maria Elena Boschi se l’esito delle elezioni del 25 settembre sia così scontato come sembrano far capire i sondaggi attuali. “Il centrodestra è in vantaggio anche se non è così unito come dicono e poi ci sono due mesi di campagna elettorale dove può succedere di tutto visto che ci sono tantissimi indecisi. Proviamo a non far vincere la destra e magari dopo richiamiamo Draghi che è stato un ottimo premier”. Entrando nel
dettaglio del programma di Italia Viva Maria Elena Boschi ha evidenziato che “il reddito di cittadinanza così come è pensato adesso non funziona e va modificato a vantaggio dei ceti deboli che sono stati aiutati dal governo Renzi. Il reddito di cittadinanza, invece, non ha portato nessun posto di lavoro”.

Salario minimo. “Favorevoli – ha detto Boschi – se fatto bene”.

Nucleare. “Non abbiamo tabù sul nucleare pulito di ultima generazione ma il problema
oggi non è solo questo. Bisogna investire sulle rinnovabili”.

Giustizia. “E’ uno dei temi dove il governo Draghi doveva fare di più. La vicenda di mio
padre che ha dovuto attendere sette anni per avere giustizia ed essere completamente scagionato non deve ripetersi più”.

Infine la conclusione sulla guerra in Ucraina in questi ultimi giorni passata in secondo piano. ”Ci vuole uno sforzo comune partendo dal fatto che c’è stata un’invasione di uno stato sovrano. La Russia cerca da tempo di condizionare la politica dei paesi europei e una commissione d’inchiesta non è mai stata fatta. Ma al di là di tutto questo – ha concluso Boschi – non penso che la caduta di Draghi sia stata la realizzazione di un disegno di Putin”.

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