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giovedì, Maggio 9, 2024

Campagna olivicola in provincia di Lucca, situazione con luci e ombre. Produzione dimezzata ma non ovunque

Luci e ombre sulla campagna olivicola nella piana di Lucca e in Versilia. “E’ un quadro che presenta una grandissima disomogeneità – afferma Coldiretti Lucca che sta seguendo la fase di avvia della raccolta di olive sul territorio – , a macchia di leopardo come si usa dire, ma bel di sotto della produzione media stagionale con punte, per difetto, che raggiungono in alcune zone anche il 50%-60% in meno di olive sulle piante. Ragione per cui sarà improbabile raggiungere le 600 tonnellate di olio EVO franto lo scorso anno”.

“Non ci sono state le condizioni climatiche ottimali. Tutt’altro – spiega Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca sulla pagina Facebook dell’associazione – . La tanta pioggia caduta in primavera non ha favorito l’impollinazione che avviene per via anemofila, quindi per via aerea, poi c’è stato lo stress dovuto al prolungato caldo e che ha riattivato il pericolo della mosca. Sarà un’annata mediamente scarsa”.

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Le ragioni sono tutte climatiche, spiega ancora Coldiretti. L’ottima fioritura di aprile aveva creato le condizioni giuste salvo poi scontrarsi con le piogge abbondanti ed insistenti di maggio e giugno che se da un lato hanno ricaricato le riserve idriche dei terreni, dall’altro non hanno agevolato una impollinazione anemofila omogenea e capillare con il passaggio da fiore e frutto che è stato in molte aree anche molto deficitario. Poi è arrivato il caldo torrido e persistente di luglio ed agosto che ha provocato ulteriore stress alle piante che hanno iniziato a scartare le olive che non riuscivano a portare a maturazione. “Chi ha potuto irrigare è riuscito a recuperare quote di produzione, per tutti gli altri è stato molto più complicato. Molto dipenderà dalle rese, come sempre – afferma Elmi – . L’unica certezza che abbiamo è che sarà un’annata di qualità all’altezza delle aspettative dei consumatori”.

In provincia di Lucca, concentrate principalmente tra la piana e la Versilia, sono almeno 1.500 le aziende agricole a vocazione olivicola impegnate in queste settimane nella raccolta che porteranno le olive a frangere in uno dei 24 frantoi già aperti.

Aurelio Barattini dell’azienda “La Maolina”, produce olio DOP Lucca biologico sulle colline verdi del Morianese, a San Concordio di Moriano. La produzione è destinata principalmente al consumo per la sua Antica Locanda del Sesto e per un canale di vendita selezionato. “La stagione non è andata male, almeno qui da noi, anche se la situazione è molto variabile da oliveta ad oliveta – ha detto Barattini a Coldiretti – . Rispetto allo scorso anno credo che raccoglieremo tra il 10% ed il 15% in meno ma, visto il quadro generale, mi reputo fortunato”. Per trovare olivi carichi c’è da andare nella zona di Montecarlo. Come riferisce Coldiretti, alla Locanda Agricola Posapiano, Margherita Fantozzi è ottimista: “Le piante sono in salute e le olive belle. La prospettiva è di raggiungere la produzione dello scorso anno. Ed in queste condizioni di grandissima difficoltà per il settore mi reputo molto fortunata”.

“Diverso il quadro lungo la costa – conclude Coldiretti – dove la riduzione arriverà a toccare anche il 60% secondo le previsioni degli olivicoltori”. E che il quadro della situazione sia disomogeneo, lo conferma anche Cristina Pellizzari, portavoce della Comunità dell’Olivo Quercetano, la quale afferma che la produzione del suo oliveto a Pozzi di Seravezza è abbondante e di ottima qualità.

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