Coltano luogo di Pace

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Coltano luogo di Pace

Un fulmine a ciel sereno: il 23 marzo il Presidente del Consiglio Draghi firma un decreto sulla costruzione di una nuova Caserma all’interno del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, più precisamente a Coltano, in provincia di Pisa.
Questa anomalia, tutta italiana, non tiene conto degli Enti che hanno la competanza pianificatoria, ma la calano così, dall’alto.
Il progetto prevede una urbanizzazione di quasi 730 mila metri quadrati, praticamente oltre dieci campi da calcio, all’interno del Parco, oggi destinati alle coltivazioni.
Da subito la presa di posizione dell’attuale Presidente Bani e dell’ex presidente Maffei Cardellini in un comunicato di Italia Nostra Versilia.
Nello specifico si evidenzia la caratteristica dell’area, paludosa e necessitante di continui pompaggi delle acque per anni, con il conseguente stravolgimento degli ecosistemi.
L’area di grande pregio per la sua biodiversità, è stata al centro del dibattito per il restauro della centrale radiofonica transoceanica a onde lunghe di Guglielmo Marconi.
Un anno fa lo stanziamento di un milione di euro per il recupero dell’immobile oggi degradato da parte del Comune di Pisa.
Ad oggi solo contrarietà sono state palesate, contrarietà bipartisan, dal Comune, Ente Parco, l’ex Presidente di Regione Enrico Rossi, insomma un coro di autorità si è levato contro un progetto così assurdo.
Infine la ferma opposizione del Comitato Tecnico Scientifico del Parco in quanto la zona selezionata dista meno di due chilometri dal sito tutelato dalla Rete Europea “Natura 2.000” già fortemente condizionato dalla base americana di Camp Darby. Un’area che paga un tributo ambientale immenso, poiché solo nel 2016 è stato approvato il piano per l’abbattimento di 1.000 alberi per fare fronte al collegamento ferroviario dei mezzi militari su rotaia.
Nel comunicato si specifica quanto segue:
“Perseguire su questa strada vorrebbe dire compromettere irreparabilmente tutta la porzione meridionale del Parco. In particolare il consumo di suolo, già problematico in qualunque contesto, appare inconcepibile in un’area protetta, dove l’incremento dell’urbanizzazione non è ammesso dalla normativa vigente”.
Bisogna inoltre tener conto dell’inserimento in Costituzione della tutela dell’ambiente e della biodiversità.
Ovviamente tutto questo sarebbe finanziato con i fondi preziosi del PNRR, altra anomalia tutta italiana e un ricorso in sede di Commissione Europea diventa reale, nel frattempo è stata presentata una mozione in Consiglio Regionale.
Fondi del Recovery Plan europeo dove la destinazione è finalizzata al contrasto dei cambiamenti climatici, la transazione green e la valorizzazione della biodiversità, praticamente il contrario del decreto.
Quella di Coltano è sempre stata una storia tragica lungo tutto il ‘900, fatta di soprusi e negazioni delle libertà. Qua sorsero i primi campi di lavoro degli ebrei pisani e livornesi nel 1939, proprio un anno dopo le leggi razziali volute dal regime fascista, preludio alle deportazioni nei campi di sterminio. Nel 1945 centro di raccolta dei prigionieri repubblichini, come Walter Chiari, Raimondo Vianello e Dario Fo, mentre poco più in là a Metato, Ezra Pound scriveva i Pisan Cantos. Una terra ricca di storia che meriterebbe una riqualificazione organica e capace di trasformarla in un luogo della memoria contro le nefandezze delle guerre.
In tutto questo ci sono anche note positive, infatti, stanno prendendo vita una serie di iniziative sul territorio, volte ad organizzare eventi di sensibilizzazione creando ‘rete’, associazioni, comitati locali chiedono lo stralcio del progetto. Un movimento che mette insieme istanze pacifiste, ecologiste, etiche e il rispetto dell’identità di un luogo ricco di storia ed emozioni.

Foto naturalistiche di Alessandro Spinelli

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