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venerdì, Aprile 19, 2024

Confindustria Nautica: Saverio Cecchi rieletto presidente. I dati confermano il momento positivo del settore

Si è svolta ieri a Roma, presso Villa Miani, l’Assemblea Generale dei Soci di Confindustria Nautica, che ha visto riuniti gli imprenditori della nautica da diporto italiana per una giornata di lavori, confronto e aggiornamento sul settore.

Come si legge sul sito di Confindustria Nautica, il primo appuntamento è stato quello dedicato alla sessione privata dell’Assemblea, che ha sancito con uno straordinario risultato del 99,98 per cento di voti favorevoli la prosecuzione del mandato di Saverio Cecchi alla Presidenza dell’Associazione di categoria. “Lo scorso novembre – ha dichiarato lo stesso Cecchi – il Consiglio Generale mi ha chiesto  di assumere l’incarico per altri due anni, in coerenza con le disposizioni eccezionali approvate da Confindustria nazionale, e oggi il voto dall’assemblea ha confermato la prosecuzione del mio mandato e quello della squadra di presidenza. Sono molto orgoglioso, sento la responsabilità dell’incarico e ringrazio l’Assemblea per la rinnovata fiducia”.

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L’assemblea generale di Confindustria Nautica (testo e foto dal sito dell’associazione)

Nella sua relazione Cecchi ha annunciato la firma, avvenuta la serata precedente, mercoledì 14 dicembre, del nuovo Protocollo d’intesa tra Confindustria Nautica, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, il Presidente dell’Autorità di sistema Portuale Paolo Emilio SignoriniLuigi Attanasio della Camera di Commercio di Genova e il presidente Mauro Ferrando della società partecipata Porto Antico. La sottoscrizione del documento estende l’orizzonte temporale del Protocollo fino al 2034 a partire dal 2024, data prevista di consegna delle nuove aree del Waterfront di Levante, e rafforza la volontà delle istituzioni di consolidare e sviluppare il Salone Nautico Internazionale di Genova organizzato da Confindustria Nautica.

Nel corso dell’assemblea, è stato approvato il bilancio 2022 di Confindustria Nautica. “I molteplici progetti attuati e in corso – ha sottolineato il direttore generale Marina Stella – , indicatori di un’industria reattiva e solida, hanno fatto registrare risultati positivi con un significativo rafforzamento della posizione economica e finanziaria della nostra Associazione e un significativo incremento della base associativa, con una crescita del 29,8% nell’ultimo biennio”.

È stata infine presentata la survey sul gradimento del 62° Salone Nautico Internazionale di Genova, realizzato da GRS Research & Strategy, agenzia indipendente di analisi sui grandi eventi, attiva nel monitoraggio di oltre 1000 fiere internazionali. I principali KPI (indici) hanno messo in luce come l’edizione numero 62 sia stata la migliore dal 2016 – anno in cui è iniziata la collaborazione con GRS – superando di gran lunga gli indicatori di benchmark internazionale. Al primo posto nel gradimento degli espositori è risultata la qualità dei visitatori, evidenziando la grande capacità del Salone di evolversi e saper rispondere alle esigenze del mercato. Anche per i visitatori i KPI hanno evidenziato grande soddisfazione per l’ampiezza e profondità del prodotto esposto e per l’esperienza di visita all’interno di un’area in profonda evoluzione, caratterizzata dal progetto di Waterfront, e che ha generato un alto livello di aspettativa per una delle location più interessanti nel panorama dei boat show internazionali.

Un momento della tavola rotonda (testo e foto dal sito di Confindustria Nautica)

I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con l’assemblea pubblica, cui è seguita la tavola rotonda “Valore Nautica, Patrimonio Paese: l’industria nautica si confronta con la politica e le istituzioni”, introdotta dal presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi, e dal saluto del presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

Cecchi – come si legge sul sito di Confindustria Nautica – ha ricordato come l’industria nautica sia un settore che non chiede, ma dà, producendo ricchezza, export, posti di lavoro: “Un comparto con numeri in crescita nonostante questi tre anni complessi, uno dei pochi in Italia che possa dire di avere il 50% o più del mercato mondiale. Per questo, chiedo alla politica che ci permetta di continuare a crescere con atti concreti, riducendo la burocrazia e permettendoci di essere davvero competitivi. L’Italia deve ripartire dal Paese che fa crescere il Paese”.

Bonomi ha ringraziato Confindustria Nautica perché il settore “è una delle più grandi eccellenze del nostro Paese, di cui la politica deve essere ambasciatrice. Chiediamo al governo di lavorare per metterci nella condizione di poter correre come i competitor europei: è un fattore di sicurezza nazionale. L’Economia del mare è un driver strategico, occorre agire in modo coordinato per difendere la nostra industria e il PNRR è un’occasione che non possiamo sprecare”.

Sono intervenuti Daniela Garnero Santanché (ministro del Turismo), Nello Musumeci, (ministro delle Politiche del Mare), Edoardo Rixi (vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Alessandro Morelli (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per la Programmazione economica), Salvatore Deidda (presidente della Commissione Trasporti della Camera), l’onorevole Gerolamo Cangiano (Commissione Trasporti della Camera) e Marco Bucci, sindaco di Genova. A moderare l’incontro il responsabile delle Relazioni istituzionali di Confindustria Nautica, Roberto Neglia.

Rixi ha illustrato il contenuto del prossimo decreto che, dopo anni di attesa, finalmente aggiorna la disciplina dei titoli professionali del diporto. “Diamo attuazione al nuovo titolo professionale semplificato – ha spiegato – , con l’introduzione dell’Ufficiale di navigazione del diporto di 2a classe, grazie a un percorso formativo qualificante, ma proporzionato al noleggio domestico, per il quale i titoli maggiori, nati per il mercantile, sono inadatti e sovradimensionati. Inoltre aggiorniamo i titoli maggiori, allineandoli alla concorrenza internazionale”. Il testo dovrà effettuare ora un inter di vaglio del Consiglio di Stato e di Palazzo Chigi prima della pubblicazione.

Il ministro Musumeci ha dato immediata disponibilità per l’introduzione delle tematiche di settore ai primi punti dell’ordine del giorno dell’azione di coordinamento che il nuovo dicastero metterà in campo da gennaio, fra cui il tema dei visti dei marittimi stranieri che imbarcano su unità ormeggiate in Italia, la questione dei dragaggi e un’azione sulla giornata del mare nelle scuole.

“Non mi preoccupo dei fondi, forse scarsi, che il PNRR destina al comparto – ha annunciato il ministro Santanché, ricordando quanto ci sia da lavorare per questo settore – , sto lavorando insieme al ministro Fitto per utilizzare i cospicui fondi sul Piano europeo di Sviluppo e Coesione. Abbiamo portata in casa del Ministero il portale del turismo Italia.it, che va sicuramente implementato e mi impegno a inserire la nautica e il turismo nautico a oggi assenti”. Invece il sottosegretario Morelli ha ricordato l’intenzione del Governo di valutare la conferma del Credito per gli investimenti nel Mezzogiorno e il Credito per l’efficientamento delle strutture turistiche, inclusi i Marina. Infine Deidda ha rilevato che non si devono “mettere i bastoni tra le ruote a chi crea ricchezza, per questo stiamo bruciando tutte le tappe per dare risposte. A gennaio Confindustria Nautica in audizione al Parlamento per le richieste del settore”.

Un’immagine della passata edizione del Salone di Genova (foto dalla pagina Facebook del Salone)

I numeri enunciati da Bonomi, trovano ampia conferma nei dati dell’Ufficio studi Confindustria Nautica, presentati dal direttore Stefano Pagani. Infatti – come si legge sul sito dell’associazione – il 2022 chiuderà ancora una volta con un incremento a doppia cifra, dopo l’eccezionale risultato del 2021. Nello specifico, il segmento dei Superyacht ha confermato un portafoglio ordini già acquisito da due a quattro anni in base alla tipologia di prodotto e al cantiere. Nella fascia medio alta della Vela e del Motore la produzione 2023 risulta essere già allocata e si lavora con consegne per il 2024. Il mercato europeo del prodotto medio ed entry level registra le dinamiche della stagionalità e ha avviato i propri correlati piani di produzione.

Segnali positivi anche dal Fort Lauderdale International Boat Show dello scorso mese di ottobre, dove l’analisi dei risultati successiva alla chiusura dell’evento, ha dissipato i timori emersi in un primo tempo relativamente al mercato americano, che è risultato essere ancora una volta dinamico e reattivo all’offerta del Made in Italy.

Nel corso del 2022, nonostante le perduranti criticità nell’approvvigionamento di materie prime, è stato riscontrato un riallineamento dell’oscillazione dei prezzi delle forniture, oltre a una riduzione delle relative tempistiche di consegna.

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