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sabato, Aprile 27, 2024

I repubblicani candidano Guido Mussi a sindaco di Massa. “Diamo valore alla città”. Le linee programmatiche

“Diamo valore alla città”: con questo slogan si è candidato a sindaco di Massa l’avvocato Guido Mussi, repubblicano “storico”, con il simbolo del Pri. La presentazione della candidatura agli organi di informazione locali si è tenuta stamattina (martedì 28 febbraio) nella sede della sezione “Giuseppe Mazzini” del Partito Repubblicano Italiano in via Alberica a Massa. Erano presenti molti esponenti massesi del Pri, ma anche una delegazione di Carrara, con l’assessore Moreno Lorenzini (segretario regionale del Pri) e la consigliera comunale Alberta Musetti.

La conferenza di presentazione è stata aperta da Giorgio Raffi, segretario della sezione, che ha analizzato la situazione politica della città, illustrato le linee guida del Pri e la scelta di presentare un proprio candidato sindaco. “Noi repubblicani – ha sottolineato – abbiamo la fortuna di avere una lunga storia e un’ideologia, quella dei valori mazziniani, che ha una collocazione precisa nel centrosinistra. Questo, a differenza di altre forze politiche che si sforzano di costruirla. Siamo un partito progressista, europeista, a favore di uno Stato che aiuta le imprese e i ceti meno abbienti”. 

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 Sul piano locale, “Siamo convinti che il centrosinistra abbia la possibilità di conquistare la guida della città – ha detto Raffi – e che abbia persone capaci in grado di portare avanti battaglie importanti per il territorio. Come repubblicani da cinque anni stiamo portando avanti un percorso nel centro sinistra in questa direzione perché uniti si può vincere”. Però “la situazione non si è chiarita soprattutto per mancanza di risposte da parte del Pd, e quindi hanno valutato l’opportunità di dare una scossa ad un tavolo del centrosinistra che ancora non sta dando risposte alle esigenze della città: confidiamo che questa mossa aiuti. Quella di Guido Mussi è una candidatura seria e credibile che si basa su un programma articolato da realizzare in cinque anni. Un programma basato su battaglie che portiamo avanti da anni, come quelle per le bonifiche, l’erosione e il Consorzio Zona Industriale, tanto per citarne alcune: tematiche alle quali diamo risposte che speriamo siano comuni anche al centrosinistra. Un’altra battaglia da fare è realizzare la Casa della Salute nell’ex ospedale”. Ha concluso con una battuta: “I tordelli si fanno con acqua, uova e farina, ma serve anche un ripieno, che è quello che facciamo noi con il nostro programma, altrimenti sono lasagne”.

“Molti mi hanno chiesto: ma chi te lo ha fatto fare? – ha poi esordito Mussi, 73 anni, noto e stimato avvocato del Foro di Massa – . Me lo ha fatto fare la mia storia, il fatto di essere un cittadino massese che ama la sua città e l’ha vista degradare. Me lo ha fatto fare la mia attività di avvocato, così come la mia storia di repubblicano, iscritto al partito fino dai tempi dell’Università. Inoltre credo nella funzione dei partiti la cui attività è fissata anche dalla Costituzione, e ritengo che il civismo lasci il tempo che trova: va ricostruita una vita politica su persone capaci”.

“Mi sono candidato – ha sottolineato – perché la situazione è grave: il degrado della città è costante, la situazione è ormai diventata imbarazzante. I problemi non si risolvono realizzando rotatorie o rifacendo i cordoli dei marciapiedi. Ho letto la lettera di dimissioni dell’assessore Guidi: sembrava la relazione di un amministratore di condominio. Questa amministrazione non ha avuto una visione della città. Non è stato fatto il piano strutturale, ci sono difficoltà su quello degli arenili e anche sui Pabe. Le beghe interne al centrodestra hanno portato alla paralisi”.

Mussi ha ricordato poi le proprie esperienze sia amministrative svolte alla Circoscrizione di Marina, che professionali, in particolare nel settore dell’ambiente, prima di analizzare alcuni punti caratterizzanti il suo programma. “Perché privatizzare le aziende partecipate? Il problema è renderle produttive anche se sono pubbliche”, ha affermato prima di evidenziare i tre punti prioritari. In primo luogo l’ambiente e il territorio: “affrontare tematiche quali le bonifiche, l’erosione e la gestione di boschi è fondamentale per tutelare la salute dei cittadini e creare lavoro”. Segue la valorizzazione del patrimonio comunale, che è “ricco ma sottovalutato. Una priorità è costituire un catasto dei beni pubblici per poi procedere al loro sfruttamento dal punto di vista economico in modo da ottenere una riduzione della pressione della fiscalità locale”. Infine, la cultura: “La città ha un patrimonio notevole, non tutto pubblico, eccellenze da sfruttare in modo sinergico”. Mussi ha anche lanciato la proposta di candidare Massa, insieme a Carrara, a capitale italiana della cultura nel 2028, in occasione del tricentenario della nascita del compositore Pietro Alessandro Guglielmi.

Successivamente ha preso la parola Moreno Lorenzini. “Questa scelta denota senso di responsabilità – ha affermato – . Il Pri si distingue per i valori e la buona politica, noi repubblicani siamo espressione di liberi pensatori, ci piace il confronto. Guido Mussi è persona di grande esperienza”.

Nel dibattito che è seguito, Raffi e Mussi hanno affrontare la questione delle primarie: “Se saranno fatte e ci sono i presupposti per farle, noi ci saremo. Siamo stati i primi a caldeggiarle e siamo favorevoli a tenerle, ma servono chiarezza e credibilità. Certo è che i tempi sono strettissimi dato che si vota a metà maggio, mentre ancora poco si sa sul percorso che si intende seguire e su chi vuole partecipare”.

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