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venerdì, Maggio 3, 2024

Nuova finanza per le imprese. Il ruolo del mediatore creditizio e dell’agente in attività finanziaria a supporto delle PMI

Per migliorare la qualità del credito nel rapporto Banca/impresa è divenuto sempre più importante il ruolo professionale/specialistico del ‘Mediatore creditizio e agente in attività finanziaria’. E’ cresciuto nell’attualità il ruolo del consulente ‘indipendente’ per le PMI.

Il mondo del credito è sottoposto a spinte regolatorie provenienti dalla BCE e dalle altre autorità monetarie. Le autorità regolatorie vogliono assicurare una qualità del credito elevata. Le PMI, normalmente, si presentano al ceto bancario come debitori strutturalmente deboli, carenti a volte di patrimonializzazione propria, alle volte di redditività e a volte sulla capacità di produrre piani a medio termine credibili, quasi sempre come ragiona ed eroga il sistema bancario.

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Tutto questo ovviamente è fronte di problemi nella necessità di reperire risorse finanziarie per la piccola e media impresa, la maggioranza – come ben noto – delle aziende in Italia e in Versilia. Quindi la consulenza alle aziende di minore dimensione è divenuta più importante che nel passato, pure recente. Oggi assume dunque un ruolo importante la consulenza dei mediatori ‘indipendente’ come i brokers nelle assicurazioni.

Come è ovvio, prima di formulare l’offerta alla impresa il consulente professionale deve fare una diagnosi delle priorità e valutare con il richiedente i prodotti servizi che possono essere di maggiore utilità per l’azienda stessa. I prodotti e servizi più importanti per accompagnare gli investimenti produttivi sono i ‘prestiti a medio termine’ con garanzia dello Stato (Mediocredito centrale) con possibilità di preammortamento concessi quindi senza garanzie reali.

Altre operazioni importanti oltre quelle straordinarie per aumentare il capitale di rischio sono l’anticipo di crediti erariali (iva/ed altri crediti esigibili) sono certamente il leasing nelle sue varie forme, anche per i risparmi fiscali ed il factoring per aumentare il capitale circolante, decisivo nelle scelte dell’imprenditore. Queste forme possono generare risorse finanziarie aggiuntive per l’attività di impresa e soprattutto per i possibili investimenti per il funzionamento e lo sviluppo. Su questi temi importanti sono sempre più opportuni la conoscenza ed il confronto che possano costituire l’informazione necessaria e corretta per gli operatori aziendali, su questo sito torneremo in maniera più specifica ad affrontare e declinare le possibilità tecniche utili per gli imprenditori nel loro rapporto sempre essenziale con le banche.

Gianfranco Antognoli (Concredito)

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