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venerdì, Aprile 26, 2024

Servizio Civile Regionale, conclusa l’avventura dei giovani volontari impegnati nell’Asl Toscana nord ovest

Si è conclusa ieri, mercoledì 16 novembre, l’avventura dei  volontari che hanno aderito ai quattro progetti del Servizio Civile Regionale bando 2018 della Regione Toscana finanziato con risorse del FSC 2014/2020 presentati dall’Azienda USL Toscana Nord Ovest su tutto il territorio di competenza (Massa Carrara, Versilia, Lucca, Pisa e Livorno).

“In questo anno i giovani – spiega Rossana Guerrini, responsabile del servizio civile aziendale – hanno prestato il loro servizio in strutture e distretti afferenti all’Azienda diventando un vero e proprio motore attivo del sistema sanitario regionale con occupazioni prevalenti nell’ambito dell’accoglienza, dell’accompagnamento all’utenza, soprattutto per le categorie fragili come anziani o disabili, del supporto agli operatori sanitari e amministrativi, facilitando la fruizione di molteplici percorsi. Si tratta, come ci ripetono spesso anche a distanza di anni, di una esperienza che cambia il modo di approcciarsi al mondo del lavoro spingendo, anche questo è successo, ad intraprendere carriere in ambito sanitario”.

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“Come da tradizione – continua Guerrini – abbiamo voluto terminare l’anno con un incontro finalizzato alla elaborazione dell’esperienza fatta al quale hanno partecipato anche gli operatori di progetto che hanno seguito e guidato i ragazzi durante la loro esperienza. Volontari e operatori di progetto hanno concordato, non senza momenti di commozione, nel definire questa esperienza una bella opportunità di crescita per tutti sia sul piano professionale che umano, con rapporti che vanno ben oltre il ruolo istituzionale. Anche in questa occasione, grazie alle molteplici sinergie aziendali che si creano sin dall’ideazione del progetto di servizio civile, è stato evidenziato quanto le strutture siano in grado di accogliere e trasmettere benessere permettendo ai ragazzi di uscirne più consapevoli e sicuri”.

Di seguito alcuni aspetti evidenziati dai ragazzi nel corso dell’incontro:

– apprendimento a relazionarsi con operatori e utenti tenendo di conto delle variabili soggettive, a lavorare in team rispettando gli altri, a condividere spazi non solo fisici, delle molteplici attività e possibilità di cura e non solo, a confrontarsi con le persone approcciandosi senza pregiudizio;

– opportunità formative utili per lo svolgimento delle attività quotidiane, per me e per la mia famiglia, per implementare il curriculum e acquisire competenze;

– integrazione con gli altri volontari, con gli Operatori di Progetto e gli altri operatori delle strutture, con il mondo sanitario e sociale”;

– impegno quotidiano a svolgere il servizio civile in strutture complesse e in una epoca che, seppur non in piena emergenza, risente ancora della pandemia Covid-19”.

Questi invece alcuni aspetti evidenziati dagli operatori di progetto:

– esperienza di lavoro con persone nuove, giovani, motivate e curiose;

– stimolo a rivedere alcuni aspetti del lavoro, ma anche delle relazioni personali e delle dinamiche relazionali nella struttura;

– verifica delle proprie potenzialità soprattutto in materia di capacità di trasmettere le competenze e di recupero di molte informazioni da divulgare;

– opportunità per la struttura, i volontari hanno dato valore aggiunto al momento della accoglienza e presa in carico dell’utente, hanno consentito di fornire maggiori risposte e soprattutto risposte personalizzate.

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