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giovedì, Maggio 2, 2024

Duecento anni fa la morte di Shelley a Viareggio: conferenze di Testi e di Saglia sulla poesia romantica inglese

Doppia conferenza oggi (mercoledì 6 luglio) a Viareggio, pressoché in contemporanea, per ricordare Percy Bisshe Shelley a duecento anni dalla morte, avvenuta appunto l’8 luglio del 1822.

La prima è in programma alle 17 a Villa Argentina nell’ambito della rassegna ‘Di mercoledì: scrittori e lettori sulla terrazza di Villa Argentina’: Manrico Testi dialogherà con Adolfo Lippi sul suo libro ‘Shelley a Viareggio a 200 anni dalla morte’ (Ed. Pezzini), soffermandosi in particolare sulla poesia romantica inglese.

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‘Shelley a Viareggio’ è infatti un volume sul grande poeta romantico inglese, che parte dalla coincidenza tra l’arrivo di Paolina Bonaparte – con il conseguente inizio della costruzione del suo palazzo nel pressi della spiaggia – e l’approdo del corpo senza vita del poeta inglese Percy Bysshe Shelley, a poche centinaia di metri di distanza.  Il saggio di Testi esamina le cause del naufragio, e fissa in maniera documentata il luogo dove avvenne. Il libro è arricchito da un’analisi critica di alcune poesie.

Manrico Testi, ex docente di lettere e attualmente di Letteratura contemporanea all’Università della Terza Età Viareggio-Versilia, è presidente di giuria in numerosi concorsi letterari, tra cui il Premio letterario internazionale Firenze capitale d’Europa. Come saggista divulgativo, ha pubblicato varie antologie critiche degli scrittori e dei poeti viareggini e versiliesi: ‘Dalla Torre Matilde alle Vette Apuane. Poeti e narratori di Viareggio e della Versilia’; ‘Pagine esemplari di tutte le opere di Mario Tobino’; ‘Pagine scelte di Silvio Micheli’; ‘Lorenzo Viani, scrittore e poeta’; ‘Il Carnevale di Viareggio nella letteratura’; ‘Pagine scelte di Leone Sbrana’; ‘Elpidio Jenco, poeta a (e di) Viareggio’; ‘Centenario di Nieri e Paolini – La Lega fra i Maestri d’Ascia e Calafati nella storia e nella letteratura’.

L’ingresso all’incontro è libero fino al raggiungimento della capienza massima della sala. L’accesso alla Villa è consentito nel rispetto delle vigenti normative in materia di contrasto alla diffusione del Covid-19. Per informazioni si può telefonare dal mercoledì al sabato (9:30-13:30) e il mercoledì e venerdì anche dalle 14:30 alle 18:30, al numero 0584-1647600. Villa Argentina è visitabile, inoltre, nei giorni feriali, dal mercoledì al sabato dalle 9:30 alle 13:30 e il mercoledì e venerdì anche in orario pomeridiano, dalle 14:30 alle 18:30. Per i gruppi, invece, è necessaria la prenotazione.

La seconda si intitola “Sailing with Shelley: la poesia degli anni toscani tra individualismo e comunità” ed è a cura del professor Diego Saglia dell’Università di Parma, con inizio alle ore 18 a Villa Paolina.

Diego Saglia è professore ordinario di Letteratura inglese all’Università di Parma, dove dal 2017 dirige il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali. Ha insegnato anche nelle Università di Cardiff e di Bath, nel Regno Unito. Il prof. Saglia è direttore del Centro Interuniversitario per lo Studio del Romanticismo e membro del comitato scientifico del “Museo Byron a Palazzo Guiccioli” di Ravenna. Fa parte dei comitati editoriali di prestigiose riviste nazionali e internazionali ed è membro dei direttivi di “Anglo-Hispanic Horizons, 1780-1840” (AHH) e del “Project Reve” associato a ERA (“European Romanticisms in Association”).

Le sue ricerche si concentrano sulla letteratura e la cultura del periodo romantico, in particolare su temi quali l’esotismo e l’orientalismo, il gotico, l’identità nazionale e di genere, il dramma e il teatro, e su diverse figure centrali del periodo tra cui Jane Austen, Lord Byron, Robert Southey, Felicia Hemans e Walter Scott. Si interessa anche delle relazioni internazionali e transculturali tra la Gran Bretagna e le altre tradizioni europee tra il Sette e l’Ottocento, in particolare dei rapporti anglo-ispanici e della costruzione dell’immagine della Spagna nel romanticismo britannico (Poetic Castles in Spain: British Romanticism and Figurations of Iberia, 2000).

I suoi saggi sono apparsi sulle più prestigiose riviste nazionali e internazionali. Inoltre il suo volume Byron e il segno plurale: tracce del sé, percorsi di scrittura del 2011 è stato insignito del premio Elma Dangerfield dell’International Byron Society nel 2012, e il volume Byron and Italy, curato assieme ad Alan Rawes, dell’Università di Manchester, nel 2017, lo ha ricevuto nel 2018. Nella sua monografia più recente, European Literatures and British Romanticism, 1815-1832: Romantic Translations, pubblicato dalla Cambridge University Press nel 2018, ha sviluppato l’interesse per i temi transnazionali e internazionali nelle lettere e nella cultura britannica dell’epoca romantica.

La conferenza rientra nel programma delle celebrazioni del bicentenario di Shelley. Il prossimo appuntamento è venerdì 8 luglio alle 18 con la conferenza “Percy Bysshe Shelley poeta della natura”; relatrice la professoressa Lilla Maria Crisafulli dell’Università di Bologna.

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