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giovedì, Dicembre 5, 2024

Un ponte tra Kabul e l’Oltrepò Pavese. Anna Berti presenta il libro di Nico Piro unito ai vini di Andrea Picchioni

Prosegue l’originale rassegna “Un vino un libro”,  ideata e organizzata dall’enologo Lamberto Tosi, fiduciario della Condotta Slow Food “Terre Medicee e Apuane”. Dopo il debutto al ristorante Antico Uliveto di Pozzi, dove è stato possibile ascoltare la conferenza dell’astrofisico Vincenzo Zappalà e degustare i vini della Docg Roero Arneis dell’Azienda Pace di Canale (Cuneo), la rassegna si è spostata a Quiesa, presso la cantina della Tenuta Mariani. “Questo nostro secondo incontro ha avuto una eccellente riuscita per pubblico e qualità dei relatori – scrive Tosi sul blog della rassegna – . La presentazione della nuova traduzione dei ‘Fiori del male’ di Charles Baudelaire da parte delle professoressa  Norina Fornasier  ha animato la serata  e ci ha introdotto nelle sonorità e nelle profondità del poeta francese,  assieme all’autore della presentazione del libro, il professor Carlo Pasi. Inoltre i vini della Tenuta hanno contribuito alla atmosfera con le proprie note di finezza ed eleganza”.

Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 16 luglio, al ristorante Antico Uliveto: la professoressa Anna Berti presenterà il libro di Nico Piro “Kabul, crocevia del mondo”, con in degustazione i vini dell’Oltrepò Pavese di Andrea Picchioni.

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Nico Piro è un inviato speciale del Tg3 e della Rai, specializzato in aree di crisi e di conflitto, ed è uno dei massimi esperti di Afghanistan in Italia e nel mondo. “I talebani sono tornati al potere dopo vent’anni di conflitto – si legge nella presentazione del libro sul sito della casa editrice People – che gli Stati Uniti e gli occidentali non sono riusciti a vincere, nonostante abbiano investito miliardi di dollari e perso migliaia di uomini, che si sommano alle centinaia di migliaia di civili uccisi. L’avanzata senza resistenza dei talebani, le forze governative che implodono, il Presidente in fuga con 169 milioni di dollari, i resti del suo governo in trattativa con gli studenti coranici. Com’è stato possibile? Che cosa è successo nei mesi e negli anni che hanno preceduto la caduta di Kabul? Quanto hanno pesato gli errori del passato che a lungo l’Occidente non ha voluto vedere? Chi riempirà il vuoto politico-diplomatico che gli Stati Uniti si sono lasciati dietro? Chi sono i nuovi talebani e quanto possono dirsi nuovi? Su cosa poggia il loro consenso? In questo libro, Nico Piro accompagna il lettore in un’agile ricostruzione dei fatti, per decifrare una delle peggiori sconfitte nella storia dell’Occidente”.

I vini dell’Azienda Agricola Picchioni (foto di Lara Abrati dal sito dell’azienda)

Passando ai vini, sono espressione dell’Oltrepò Pavese, un triangolo di terra incuneato tra Liguria, Emilia e Piemonte, che costituisce la punta settentrionale dell’Appennino. “Proprio per la sua posizione strategica, in passato era attraversato dalle vie del sale, dai pellegrini in viaggio verso la Città Santa e dalle popolazioni in movimento nella Pianura Padana”, racconta Andrea Picchioni sul suo sito. L’Azienda Agricola si trova a Canneto Pavese, un piccolo comune nell’Oltrepò orientale, la cui importanza è tradizionalmente legata alla produzione vitivinicola, ed “è un fazzoletto di terra di dieci ettari ubicati nella piccola Valle Solinga su un versante collinare che volge a mezzogiorno e sul quale profonde venature di suolo sciolto, perfin ciottoloso, s’inerpicano in pendenze proibitive. Le interminabili giornate di irraggiamento estivo dispensano ai grappoli tutta l’energia occorrente a un’adeguata maturazione, contendendo alla vite ogni stilla di pioggia”. La produzione si basa su sistemi biologici; i vini di Picchioni hanno ricevuto molteplici riconoscimenti e sono citati sulle guide Slow Wine, Gambero rosso e Vinibuoni d’Italia (info: www.picchioniandrea.it).

La formula dell’incontro è quella consueta. Si inizia alle 18 con la presentazione del libro e si prosegue con la degustazione dei vini (ingresso libero), cui seguirà un’apericena (a pagamento) con la relatrice e il produttore. Il servizio è a cura dei sommelier della Fisar Versilia. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0584-768882.

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