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venerdì, Dicembre 6, 2024

Alfredo Catarsini e i pittori toscani al “Premio Cremona”: Rodolfo Bona ricostruisce una delle manifestazione artistiche più importanti d’Italia

Nuovo incontro culturale nell’ambito la mostra Alfredo Catarsini: dalla darsena alla Linea gotica. Paesaggi, figure e grandi composizioni pittoriche (1917 – 1945), la prima, grande retrospettiva dedicata ai primi 30 anni d’arte del maestro viareggino che prosegue fino a domenica 8 maggio al Palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino 7). Nell’arco dei due mesi di durata della mostra, ha preso il via un ricco programma di incontri culturali, undici appuntamenti che si svolgono nell’auditorium dell’edificio sede della mostra, nove dei quali aperti al pubblico  e solo due appannaggio esclusivo degli iscritti di altrettanti ordini professionali, avvocati e giornalisti.

Il prossimo incontro è programmato per sabato 9 aprile alle 17.30 (ingresso libero): il curatore della mostra, Rodolfo Bona, parlerà dei toscani che parteciparono alle tre edizioni del “Premio Cremona” – tra le manifestazioni artistiche più importanti d’Italia – che si tennero a cavallo degli anni Trenta e Quaranta del Novecento.

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Tra gli artisti toscani, Alfredo Catarsini fu l’unico che prese parte a tutte e tre le edizioni del Premio Cremona che si svolsero tra il 1939 e il 1941, anni che videro l’ingresso dell’Italia nel secondo conflitto mondiale, e l’unico che, insieme al senese Bruno Bonci, abbia vinto una edizione del premio. Nel 1939 infatti Catarsini si classificò al secondo posto e Bonci al terzo.

L’intervento del curatore ripercorrerà le vicende di questa rassegna nazionale di pittura, ricostruendone le ragioni e il contesto storico, con particolare riguardo alla partecipazione dei pittori toscani che fu particolarmente intensa nella seconda edizione del 1940, ben 20 artisti contro i 4 della precedente.

Il dato può essere spiegato dalla presenza nella giuria di Ardengo Soffici, che aveva affiancato Felice Carena, allora insegnante all’Accademia di belle arti di Firenze. A esso va aggiunto l’effetto stimolante della vincita dei due toscani nell’edizione precedente e, in particolare, del successo ottenuto nel 1939 da Catarsini, il cui dipinto venne ammirato per qualche mese alla Casa del Fascio di Viareggio e Firenze e che gli procurò fama nazionale e internazionale.

A questa seconda edizione, su 146 opere esposte, 20 appunto giunsero dall’area compresa tra Viareggio, Lucca, Pisa, Livorno e Firenze; tra queste vi era Il grano della bonifica lucchese, il grande dipinto di Alfredo Catarsini che  aveva rappresentato l’arte italiana ad Hannover;  rintracciato in Maremma alla fine del 2021 è adesso in mostra all’inizio del percorso espositivo di Lucca. 

Insieme alle opere di questi pittori verranno presentate anche quelle di Giulio Marchetti, Nello Alessandrini, Alessandro Volpi, Dilvo Lotti, Giuseppe Fontanelli, Cafiero Filippelli, Giovanni Lomi e di altri concorrenti al Premio Cremona.

Dei molti dipinti ancora dispersi, tra cui anche quelli di Catarsini della prima e terza edizione, di quelli pervenuti in condizioni frammentarie e dei pochi finora rintracciati, verranno ripercorse le vicende, che testimoniano la generale tendenza alla dispersione di questo patrimonio artistico e che rendono necessario il loro recupero.

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