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giovedì, Aprile 25, 2024

Il Pd espelle l’assessore Grilli. Replica al vetriolo di Del Ghingaro: “Qui si fa il contrario del campo largo lettiano”

Il Pd Viareggio ha deciso di espellere Sara Grilli dopo che è diventata assessore al sociale nella giunta Del Ghingaro. Ieri la Commissione territoriale del partito l’ha tolta “dall’anagrafe degli scritti e dall’albo degli elettori Pd”, e quindi le sono stati revocati gli incarichi interni. L’aspro scontro fra Pd e sindaco non accenna quindi a placarsi e si arricchisce di altri capitoli. Stamattina Giorgio Del Ghingaro critica aspramente il Pd in un post sulla propria pagina Facebook.

“Sara è l’ultima di una lunga lista di defenestrati, cancellati, espulsi, rifiutati, perché nel Partito Democratico viareggino basta aver toccato Del Ghingaro e si muore (politicamente) – scrive il primo cittadino – .Sono riusciti perfino a non dare seguito alla richiesta di iscrizione della ex senatrice del Pd Granaiola, perché troppo vicina al sindaco. È stato così per diverse persone in questi anni, una strage all’ultima tessera. Ed infatti di tessere ne son rimaste poche visto che il Pd di Viareggio, città con 63000 abitanti, viaggia sui 170 tesserati”.

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“Il percorso a ritroso dei votanti alle amministrative è imbarazzante – sottolinea Del Ghingaro – : nel 2013 il Pd di Viareggio ottenne 5885 voti (24,91), nel 2015 4369 voti(16,90), nel 2020 2894 voti (9,6). I numeri a volte servono a dire tutto. Se il Pd continuerà con le espulsioni e le epurazioni è facile prevedere che raggiungerà percentuali ancora più basse, con buona pace di tutti gli espulsori, cancellatori, defenestratori e censori piddini. ‘Tutti fuori’ è ormai la parola d’ordine del Partito Democratico di Viareggio, ma alla fine chi rimane? La percezione del Pd viareggino è quella di un piccolo nucleo sempre più arroccato nella difesa di se stesso, autoreferenziale, posizione che fin qui ha portato risultati davvero imbarazzanti in termini di radicamento nella società e di sviluppo strategico politico. Diciamo che il ‘campo largo’ lettiano qui è declinato in chiave squisitamente viareggina: si fa il contrario di quello che andrebbe fatto”.

“Individuare il sindaco come nemico può essere magari utile per compattare i pochi fedelissimi – conclude Del Ghingaro – , ma non certo per sviluppare il confronto e crescere, perché per far questo c’è bisogno di aprirsi e non chiudersi, di essere disponibili al dialogo, di mettersi in gioco e non difendersi, di prendere atto semplicemente della realtà e cioè che il Partito Democratico di Viareggio deve essere ricostruito dalle fondamenta, altrimenti non sta in piedi. È stato l’ennesimo errore quello di espellere Sara Grilli. Si parlerà di regolamenti e di statuti, si tacerà invece, sbagliando, sulla banale verità. Mi permetto di segnalare invece un elemento che manca da anni sul tavolo del Pd viareggino, che invece sarebbe indispensabile per strutturarsi e crescere: la politica. La politica manca, ed è l’unica cosa che conta in un partito. E invece fuori anche Sara, viva Sara!”.

Per approfondire l’espulsione di Sara Grilli: http://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/lassessora-grilli-e-stata-espulsa-dal-pd-1.7780592

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