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sabato, Dicembre 7, 2024

Il Principe di Piemonte compie cento anni: un libro presentato da Sgarbi e uno spot d’autore celebrano l’evento

Il Grand Hotel Principe di Piemonte, gioiello liberty e vanto dell’intera Versilia oltre che di Viareggio, compie cento anni. Per celebrare l’anniversario, è stato pubblicato un volume dal titolo “Cento anni da Principe” (a cura di Manila Alfano), e girato lo spot “Service”, opera del regista Matteo Raffaelli. Il libro sarà al centro della serata in programma sul palco di piazza Maria Luisa sabato 13 agosto (ore 21.15) con ospite Vittorio Sgarbi che lo presenterà insieme all’autrice.

Il volume è un racconto con sguardo partecipe, a partire dai fasti della Belle Époque, attraverso il Novecento e oltre. Dalle piante progettuali, ispirate ai grandi modelli della Costa Azzurra, alle cartoline d’epoca, fino ai nuovi riconoscimenti delle cinque stelle lusso e ai progetti attuali, tra avanguardia e tradizione. A corredo di una carriera d’eccellenza, ai testi si affianca un nutrito apparato documentale che, partendo da indagini d’archivio, si sofferma su un ricchissimo tesoro di testimonianze d’eccezione, tra dediche di musicisti, attori, sportivi, foto d’epoca, aneddoti e articoli di giornale.

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Tra le innumerevoli celebrità passate per il Principe di Piemonte, brillano sicuramente quelle legate al mondo del cinema. Un corposo capitolo dedicato analizza il rapporto dell’hotel con il grande schermo, dove da alloggio dei divi diventa vero e proprio protagonista, come in “Frenesia dell’estate”. Ultima, ma non per importanza, una sezione dedicata al gusto e alla ristorazione, da sempre fiore all’occhiello del Principe: menù storici, premi internazionali, ma soprattutto il racconto di dodici anni come punto di riferimento nella cucina kosher d’eccellenza, in diretto contatto col rabbinato di Roma, per arrivare alle due stelle Michelin attuali. Una selezione accurata di materiale fotografico immerge il lettore nella scoperta, lungo i primi cento anni di questa eccellenza italiana.

L’autrice, Manila Alfano, è giornalista e lavora al quotidiano “il Giornale” dal 2007. Ha collaborato a lungo con il quotidiano “Il Foglio”, scrivendo di politica estera e realizzando reportage dal Sud America, con i settimanali “Grazia” e “DiPiù”. Collabora con la società di produzione Fremantle per la realizzazione di documentari. Nel 2019 ha pubblicato con Wise Society “Sembrava impossibile. Da 0 a 100. Storie di imprenditori di successo”.

Lo spot d’autore “Service” nasce per la riapertura del Grand Hotel Principe di Piemonte dopo i lavori di ristrutturazione ma diventa un cortometraggio vero e proprio per festeggiare il compleanno più atteso, il traguardo dei cento anni dell’albergo. Quando il direttore Stefano Plotegher gli ha proposto di girare “Service” con i dipendenti veri e un cliente spaesato in cerca del servizio in camera, il regista Matteo Raffaelli ha detto subito di sì, perché gli sembrava meraviglioso che una struttura come il Grand Hotel Principe di Piemonte scegliesse l’ironia per festeggiare il suo secolo di vita.

La carriera di regista di Raffaelli è costellata di incontri speciali: con Albertazzi nel suo capolavoro teatrale, “Memorie di Adriano” che ha girato per la Rai, con Andrea Camilleri, quando ha raccontato per la Rai la sua vita e il suo lavoro di scrittore.

Il personale del Principe di Piemonte si è prestato a divertirsi con la macchina da presa e soprattutto a scherzare con un cliente, che si risveglia nella suite dell’albergo deserto. Sebastian Pittaluga è il protagonista che, in pochi secondi, riesce a comunicare una gamma davvero ampia di sensazioni. “Agli occhi più attenti non sfuggirà – spiega Matteo Raffaelli – che nel corto ‘Service’ abbiamo fatto alcuni omaggi, uno per tutti al famoso spot di Egoiste, che divenne celebre alla fine degli anni Ottanta. Del resto l’architettura liberty dell’albergo si presta particolarmente. Confesso che coltivo da molti anni il desiderio di girare una storia, non breve, ma lunga ambientata in un grande albergo, perché penso che dentro questi edifici meravigliosi ci sia una miniera di storie da raccontare”.

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