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sabato, Ottobre 5, 2024

Pardini: “Stop al braccio di ferro sulla nomina del Segretario dell’Autorità Portuale. La città rischia di uscirne danneggiata”

Continua il dibattito sulle questioni di Viareggio e riemergono giornalmente i problemi relativi ai rapporti istituzionali. La rete museale provinciale e la questione della nomina del Segretario dell’Autorità Portuale tornano quindi alla ribalta del dibattito politico. Sulla nomina del Segretario dell’Autorità portuale pesa il braccio di ferro ingaggiato con la Regione Toscana e con gli altri comuni facenti parte dell’Autorità dal sindaco di Viareggio Giorgio  Del Ghingaro.

Da mesi e mesi viene utilizzata la formulazione della legge istitutiva, ovvero che la nomina sia concordata tra la Regione e il Comune di Viareggio, per far nominare Fabrizio Miracolo. Del Ghingaro non ha voluto tener conto delle perplessità, delle valutazioni sulla non adeguatezza del profilo della proposta da parte della Regione e non accetta di valutare o proporre un diverso nominativo. Ancora una volta si è scelta la strada dell’imposizione e delle pretese unilaterali rifiutando sia il confronto e il terreno della collaborazione istituzionale, sia le disponibilità regionali verso un diverso nominativo con i requisiti professionali previsti dalla normativa istitutiva dell’Autorità Portuale. Nelle realtà portuali comprese nelle competenze dell’Autorità si sta quindi creando una situazione difficile, con gravi danni e ricadute negative sulle attività economiche e sociali e sugli assetti portuali. 

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Su questo argomento riceviamo e pubblichiamo un intervento del consigliere comunale della Lega, Alberto Pardini. “Il braccio di ferro tra Giani e Del Ghingaro sulla nomina del segretario generale dell’Autorità portuale regionale va avanti: da un lato il Governatore che da mesi cerca un accordo e che nell’ultimo periodo ha provato a bypassare anche con il sostegno dei primi cittadini degli altri porti dell’Autorità, dall’altro il sindaco, impuntato su un solo nome che per la controparte è inaccettabile. Appare oramai evidente che l’Autorità portuale sia solo un pretesto per esasperare la situazione e alzare la posta in gioco nel braccio di ferro politico tra Del Ghingaro e il Partito Democratico, una partita che si gioca su più tavoli, dal sistema museale provinciale al Parco, passando dalla stessa maggioranza di governo viareggina e dalle elezioni amministrative di Lucca, per le quali, va ricordato, da mesi il sindaco tiene tutti in scacco”.

“Sulla questione della nomina si gioca facile – prosegue Pardini – : la normativa regionale prevede che il segretario sia frutto di un accordo tra Regione Toscana e Comune di Viareggio, tra Giani e Del Ghingaro quindi, ci vuole poco per provocare uno stallo “legittimo” e così è stato. Occhio però a tirare la corda: oltre il punto di rottura c’è la modifica della legge regionale con la rimozione del vincolo dell’accordo con Viareggio, e per la nostra città sarebbe un bruttissimo colpo perché ci condannerebbe all’irrilevanza sulla nomina del Segretario. Un’eventualità, questa, che la Lega è pronta a contrastare in consiglio regionale”.

“Viareggio e il suo porto continuano a rimanere ostaggio di dinamiche dal sapore più politico e personalistico che di merito, che peraltro sembrano toccare anche la bozza di piano regolatore portuale presentata nel 2019 e ancora ferma negli uffici – conclude Pardini – . Alla città serve superare questo stallo, serve essere messa al primo posto: mi appello quindi al sindaco Del Ghingaro, al Governatore Giani e al Partito Democratico affinché facciano tutti un passo indietro e addivengono ad una soluzione condivisa per il bene di Viareggio, del suo porto e di tutte le realtà che lo vivono e attendono di veder sbloccate progettualità ed investimenti”.

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