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Comune di Viareggio
venerdì, Aprile 26, 2024

“Porto, un tavolo per definire una variante al Piano Regolatore che accolga le istanze di tutti”. Appello e assemblea dei piccoli e medi diportisti

“Convochiamo un tavolo di lavoro per realizzare una nuova variante al Piano Regolatore del Porto di Viareggio”. E’ la richiesta lanciata dalla Cooperativa del Porto Turistico di Viareggio dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla mancata nomina del Segretario dell’Autorità portuale e la mancata realizzazione della variante. La Cooperativa ricorda in una nota innanzitutto come sulla questione avesse chiamato “alla discussione tutti i portatori d’interesse del Porto in un convegno svolto nel settembre del 2020”, ma poi “il coronavirus ha bloccato anche il prosieguo di quel dibattito”. Poi ribadisce il proprio punto di vista: “Riteniamo che sia più che legittimo che cantieri, piccole e grandi imprese, concessionari di ormeggio lancino un appello alla revisione del PRP affinché le loro attività possano crescere, creando benessere in città. Bisogna però fare attenzione a non buttare il buono contenuto nell’attuale PRP e limitarsi a guardare ai propri pur condivisibili interessi”

Per il CdA della Cooperativa, “il buono del PRP è che ha trovato un equilibrio tra i diversi portatori d’interesse che non può essere rimosso da varianti originate dall’ascolto di una sola parte degli interessati. Lo diciamo meglio: non si può pensare ad un Porto dedicato unicamente ai grandi yacht, perché la storia c’insegna che la monocoltura non è mai una scelta vincente. A maggior ragione in un’economia altamente volatile come l’attuale bisogna sapere diversificare gli investimenti e la programmazione futura. Chi avrebbe mai pensato ad una guerra alle porte di casa, alle ricadute sull’economia europea e al blocco dei grandi capitali degli oligarchi russi ed in particolare dei loro maxi yacht. Di colpo un mercato si ferma o arretra e l’intera società ad esso legata va in crisi. Occorre diversificare”.

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I diportisti sottolineano che “non ci si può inventare una variante al PRP che elimini gli attracchi per il piccolo e medio diporto, dai precari ormeggi sul canale a quelli delle darsene storiche e fino a quelli de La Madonnina o al previsto Triangolino. Non si può non tenere conto del grande incremento produttivo che ha avuto questa tipologia di nautica durante la crisi pandemica. Oggi per avere una qualsiasi barca di quelle dimensioni occorre attendere almeno due anni e l’usato è esaurito da tempo. Certo se quel PRP fosse stato attuato almeno in parte, oggi potremmo parlare di come implementare le opere nel bacino acqueo del Porto, alla ricerca di una razionalizzazione degli spazi che oggi è più che mai una chimera, ma che è l’unica strada per mantenere quell’equilibrio tra i vari portatori d’interesse, dal piccolo circolo ricreativo, ai grandi cantieri, passando per la pesca e il piccolo e medio diporto, magari guardando ad alcuni grandi porti del Mediterraneo, come Montecarlo, dove convivono barche da 5 metri ad 80 ed oltre e che è in continua espansione”.

Il CdA  della Cooperativa invoca poi “un’azione mediatrice e programmatrice dell’amministrazione comunale” e un confronto con il sindaco Del Ghingaro, ai quali chiede chiarezza sul futuro del Porto alla luce anche del fatto che il Comune “detiene due importanti concessioni quali quelle de La Madonnina e del Triangolino. In un lontano consiglio comunale si parlò di investimenti per 20 milioni di euro, ma ad oggi non siamo neanche a 500mila euro, quanto basta per ammodernare una banchina”. Dopo aver criticato il braccio di ferro tra amministrazione comunale e Regione Toscana per la nomina del Segretario dell’Autorità Portuale, il CdA contesta la gestione del “pontile economicamente più produttivo dell’approdo de La Madonnina (parliamo di oltre 300mila euro l’anno di mancati incassi)”, e teme che si inizi “a sostituire il piccolo e medio diporto con i grandi yacht”.

“Ci sembra- conclude la nota – che ce ne sia abbastanza per lanciare un appello a tutti i portatori d’interesse del Porto, comprese le rappresentanze dei commercianti e degli artigiani che traggono beneficio dalle presenze in barca nei vari approdi di Viareggio, per aprire un tavolo comune di lavoro per la realizzazione di una variante capace di accogliere le giuste istanze di tutti e per aprire un confronto con l’Autorità Portuale per la sua realizzazione. Per quello che ci riguarda convocheremo nelle prossime settimane un’assemblea di tutto il diporto piccolo e medio di Viareggio per meglio definire la nostra posizione”. Info: https://www.facebook.com/cooperativaviareggio

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