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Comune di Viareggio
venerdì, Novembre 22, 2024

Rinasce l’esedra di via Puccini: pronto il progetto di recupero. L’ingresso storico della Pineta di Ponente sarà restaurato, pavimentato in travertino, illuminato e pedonalizzato

Continua la programmazione dei lavori in varie zone della città. L’amministrazione comunale di Viareggio annuncia che dopo il belvedere Puccini è pronto il progetto dell’esedra di via Vespucci, all’ingresso della Pineta di Ponente. Nello specifico l’intervento la sostituzione dell’asfalto con la posa in opera di lastre in travertino. A delimitare il salto di quota che individua il marciapiede, confermato nella sua presenza anche in fase progettuale, sarà posizionato un cordonato sempre in travertino. 

Per quanto concerne il muretto perimetrale e i totem che inquadrano l’entrata alla Pineta sarà previsto un restauro accurato al fine di ripristinare gli elementi lapidei presenti: verranno sostituite le parti deteriorate e distaccate, cercando di contestualizzare i nuovi elementi inseriti uniformandoli alla struttura del monumento. Infine l’illuminazione, che con faretti segnapasso incassati su tutto il perimetro del muro in modo da identificare il passaggio pedonale. L’illuminazione della restante area sarà garantita dal ricollocamento dei due lampioni attualmente presenti e la posa in opera di due nuovi elementi.

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L’esedra sarà delimitata, lungo la strada principale carrabile, da dissuasori: la fascia di pavimentazione prospicente l’ingresso al parco resterà carrabile esclusivamente per permettere il passaggio dei mezzi di soccorso. La finitura sarà identica alla restante porzione in modo da garantire continuità visiva in tutto lo spazio. Questo tratto sarà reso accessibile da elementi removibili e catene per passi carrabili: sia i dissuasori che le catene avranno carattere neutrale in modo da rimanere in secondo piano rispetto agli elementi storici presenti sullo sfondo della piazza. Il progetto è in attesa del parere della Soprintendenza, dopo partiranno le gare e, presumibilmente a settembre, i lavori.

Un rendering di come sarà l’esedra di via Puccini

Più volte era stato chiesto il recupero dell’esedra, non solo una testimonianza della storia della città, ma anche una zona molto frequentata da residenti e turisti. I progettisti del recupero, lo Studio Carmignani di Altopascio, così hanno ripercorso la costruzione dell’esedra: “L’area non presenta tracce antropiche particolarmente antiche essendo rimasta una pineta retro dunale sino allo sviluppo residenziale della città di Viareggio – si legge nella relazione – . Come si evince dalle mappe del catasto leopoldino di fine ‘800, in questa zona l’urbanizzazione cittadina non era ancora giunta e l’area verde si estendeva liberamente verso Nord. A partire dal 1910 con lo sviluppo del primo piano regolatore, l’area ha iniziato ad urbanizzarsi con lo sviluppo di isolati rettangolari individuati da un reticolo ortogonale di viabilità. In questo periodo e fino al 1939, come visibile grazie al successivo documento cartografico disponibile (mappe catastali di impianto), si è sviluppato il tessuto edilizio ancora oggi presente. A tale data era già presente il parco della pineta di ponente nella sua attuale configurazione ed è possibile osservare la presenza del muretto che la cingeva. L’angolo tra viale Capponi e via Vespucci individuava uno slargo già allora e aveva già l’attuale forma a semicerchio. Ciò nonostante è ipotizzabile che il muro monumentale e la “porta del parco” risalgano ad un periodo successivo che verosimilmente è da ipotizzare nel secondo dopoguerra. Anche gli elementi di laterizio che ne caratterizzano il facciavista testimoniano una datazione piuttosto recente dal momento che non sono mattoni interi ma semplici listelli di fattura industriale. Il carattere di questi manufatti a dispetto del loro aspetto si sposa comunque bene all’intorno, dal momento che si è scelto per loro uno stile sintonizzato al contesto liberty dei villini limitrofi. Si ritiene che il manufatto di maggior pregio, dunque sottoposto a maggior tutela, sia il muretto semicircolare completo degli elementi verticali che ne segnano gli estremi e l’ingresso alla pineta. Trattandosi di un bene non vincolato direttamente da un decreto, con relativa scheda di analisi storica, e non essendo stato possibile reperire documentazione al riguardo, si può solo ipotizzare la data della sua costruzione che verosimilmente è collocabile tra il 1939 e l’immediato secondo dopoguerra”.

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