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lunedì, Ottobre 14, 2024

E’ scontro tra Comune e Provincia sull’adeguamento dell’edificio dello Stagi. Giovannetti: “Mai ricevuto risposte in merito al progetto”

“Il gioco dello scarica-barile non ci appassiona, men che mai quando a rimetterci sono studenti e personale scolastico. Ma se la Provincia di Lucca avesse risposto una volta sola alle nostre richieste, ufficiali e ufficiose, di mostrarci il progetto di riqualificazione pensato per lo ‘Stagi’ o almeno di incontrarci, per condividerne le linee generali, sarebbe senz’altro emersa la necessità di classificare l’edificio in modo diverso”: è il sindaco di Pietrasanta Alberto Giovannetti, che ha anche la delega all’urbanistica, a chiarire il ruolo di “spettatore non privilegiato” che, suo malgrado, il Comune ha avuto nella questione.

“Il vice presidente della Provincia – prosegue Giovannetti – parla di ‘vari incontri avvenuti con l’amministrazione’: magari, dico io. Tralasciando le innumerevoli telefonate che i nostri tecnici, i consiglieri comunali e gli assessori hanno fatto a Palazzo Ducale, nel tentativo di ricevere qualcosa di scritto su questo progetto, l’ultima Pec agli atti è del 7 settembre 2021, quindi ben prima dell’adozione dei nuovi strumenti urbanistici”. Gli assessori ai lavori pubblici e all’istruzione, Matteo Marcucci e Francesca Bresciani, chiedevano al presidente Luca Menesini di “conoscere lo stato del progetto di ristrutturazione del liceo artistico Stagio Stagi”, rendendosi anche disponibili per un incontro. “Stiamo ancora aspettando una risposta”, sottolinea Giovannetti.

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Nel frattempo l’attività di progettazione urbanistica del Comune è andata avanti: “I professionisti che hanno lavorato alla redazione del Piano Operativo – spiega Paolo Bigi, presidente della commissione urbanistica – hanno adottato classificazioni più cautelative per tutelare la storicità di edifici con un valore architettonico ritenuto rilevante. Come la sede dello Stagi, progettata nel 1966 dall’architetto Dati e dunque, in assenza di altre indicazioni, meritevole di maggiore salvaguardia”. Indicazioni che, se ricevute, avrebbero senz’altro disegnato scenari differenti: “L’immobile è pubblico – aggiunge Bigi – quindi può essere ‘adattato’, dal punto di vista urbanisitico, a esigenze di utilità collettiva. Prima sarebbe stato più facile, ora il percorso è più complesso e non certo per colpa del Comune o di chi ha redatto i piani”.

Il processo di classificazione urbanistica non è irreversibile ma, ora, deve passare dalle osservazioni: “Per il bene dei ragazzi faremo di tutto, per quanto consentito dalla legge – aggiunge Giovannetti – per creare una sorta di corsia preferenziale, in modo da anticipare al massimo la ricezione dell’osservazione che ci presenterà la Provincia. Auspicherei, in un futuro prossimo, una maggiore collaborazione di Palazzo Ducale, anche senza passare dalla stampa”. Dal 2014, ricordano in Municipio, a Pietrasanta attendono un riscontro da parte dell’ente del capoluogo alla richiesta di invio del progetto di riqualificazione dello “Stagi”: all’epoca, era stato chiesto per le contro deduzioni alle osservazioni al Regolamento Urbanistico.

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