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venerdì, Maggio 3, 2024

“Insieme… è meglio”, riattivato il progetto di sostegno nei compiti e di socializzazione per giovani da 6 a 17 anni

“Insieme… è meglio”, per studiare, svolgere i compiti con l’ausilio di educatori professionali e partecipare ad attività formative e ricreative. L’amministrazione comunale di Seravezza ha riattivato un progetto rivolto a minori e giovani in situazioni di fragilità e a rischio povertà, compresa quella educativa o di esclusione sociale.

L’inaugurazione del progetto è avvenuta nei giorni scorsi, presso la sala lettura in via don Minzoni a Querceta, alla presenza dell’assessore al sociale Stefano Pellegrini, della funzionaria responsabile del settore servizi sociali Samanta Gabrielli, del gruppo assistenti sociali del Comune, della tutor della cooperativa Compass Bruna Monticelli e degli educatori.

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Si tratta di una iniziativa rivolta a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni ai quali viene garantito settimanalmente un supporto in termini di socializzazione e di ausilio nello svolgimento dei compiti scolastici.

Il progetto è reso possibile grazie al cofinanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che, attraverso il bando “Welfare e comunità”, ha messo a disposizione risorse, consentendo al Comune di coprire per due terzi il progetto dal costo complessivo di 8.600 euro.

I giovanissimi destinatari dell’iniziativa sono individuati dagli specialisti che, a vario titolo, operano sul territorio a contatto con famiglie in difficoltà, come assistenti sociali e insegnanti.

Due i gruppi sinora costituiti con sei partecipanti ciascuno (un altro gruppo potrebbe essere attivato a breve), differenziati in base all’età, un numero che consente una buona gestione da parte degli operatori, cogliendo i singoli bisogni e tale da permettere ai giovanissimi di creare non solo un buon affiatamento tra di loro ma anche di costruire in questa dimensione ridotta un modello di comportamento, di ascolto e autoregolazione da applicare poi in gruppi più numerosi, come può essere una classe scolastica.

“Un sistema finalizzato anche a potenziare l’autostima di questi bambini e ragazzi – commenta l’assessore al sociale Stefano Pellegrini – grazie all’ottimo lavoro condotto dalla cooperativa Compass. Si tratta di un progetto che rappresenta un utile sostegno alle famiglie e agli stessi minori, aiutati a costruire le reti relazionali in contesti meno numerosi, per affiancarli nelle attività scolastiche ma anche per consentire una maturazione che trova l’ausilio di educatori professionali”.

Le attività si tengono in locali idonei del Comune e consistono, oltre che nello svolgimento di compiti, in laboratori che prendono in considerazione le risorse e gli interessi dei partecipanti, come pittura, musica, disegno, attività all’aperto e quanto può essere utile a una crescita di questi giovanissimi.

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