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venerdì, Aprile 26, 2024

L’Inferno di Dante? Un gioco di ruolo. Progetti di letteratura e sulla sicurezza stradale al “Barsanti e Matteucci”

Quando l’Inferno dantesco diventa un gioco di ruolo. Gli studenti delle classi terze del Liceo Scientifico “Barsanti e Matteucci” di Viareggio partecipano al progetto “L’Inferno: un gioco di ruolo”, proposto ed organizzato dalla professoressa Serena Franceschini in collaborazione con l’esperto esterno Marco Bertini, ex studente della Liceo, laureato in Psicologia che attualmente lavora nell’editoria dei giochi di ruolo. Nei giorni scorsi si è tenuta la prima esperienza per gli alunni a Villa Paolina.

“Gli obiettivi del progetto – spiega la professoressa Franceschini – sono quelli di stimolare l’immaginazione, la creatività e la socializzazione dei ragazzi, attraverso alter ego fantastici che devono attraversare l’Inferno di Dante Alighieri; ma anche saper risolvere e affrontare le sfide attraverso la cooperazione e il supporto reciproco e incentivare e migliorare il dialogo e ovviamente introdurre lo studio e la conoscenza della Commedia di Dante”.

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Gli studenti affronteranno il progetto in due fasi: in primis ci sarà la presentazione del gioco alle classi a gruppi di 2, seguita da una breve avventura da giocare nelle singole classi e successivamente, in orario pomeridiano, sarà realizzata una campagna lunga di gioco con un gruppo di giocatori.

Ma anche un’altra iniziativa importantissima si sta svolgendo in questi giorni al “Barsanti e Matteucci”, iniziativa che riguarda la sicurezza stradale e, questa volta, i protagonisti sono gli studenti delle classi seconde: si tratta del progetto “Scegli la vita”, organizzato dalla professoressa Maria Rosaria Perrino con l’Associazione “Il Mondo di Claudio Marchini” Onlus. Con una conferenza di tre ore gli studenti hanno potuto assistere ad una testimonianza diretta di una persona coinvolta in una tragedia che ha visto una vittima della strada e l’intervento di un rappresentante dei Carabinieri.

“La prevenzione degli incidenti stradali – spiegano dall’Associazione – è una priorità dei Piani di prevenzione europea che ha emanato direttive in merito per gli Stati membri. Nel nostro paese abbiamo annualmente un numero di decessi (oltre 3 mila all’anno), di feriti (circa 240 mila all’anno) con patologie traumatiche che portano anche alla disabilità temporanea o permanente. L’importanza dell’educazione stradale nelle scuole – continuano – è ormai un fatto acquisito e previsto dalla legge allo scopo di promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale e della sicurezza del traffico e della circolazione, nonché per promuovere ed incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto”.

La conferenza si è concentrata sulla conoscenza dei principi della sicurezza stradale, nonché delle strade, della relativa segnaletica, delle norme generali per la condotta dei veicoli e delle regole di comportamento degli utenti, con particolare riferimento all’informazione sui rischi conseguenti all’assunzione di sostanze psicotrope, stupefacenti e di bevande alcoliche.

Insomma l’obiettivo principale del progetto “Scegli la vita” è quello di promuovere azioni positive per diffondere la cultura del corretto comportamento e rispetto delle regole del Codice della strada, tra gli alunni che si apprestano al conseguimento del patentino e per avviarli alla cultura del rispetto degli altri.

Eleonora Prayer

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