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mercoledì, Aprile 24, 2024

Nubifragio del 18 agosto: la provincia di Lucca fuori dalla copertura dei danni. Appello dei sindaci alla Regione

La provincia di Lucca non è stata inserita nello stato di emergenza nazionale per gli eventi che hanno interessato il territorio lo scorso 18 agosto, provocando numerosi danni anche ai privati, in particolare ai tetti di numerosi edifici e ai veicoli in sosta, colpiti da tegole e materiale scaraventato a terra dal forte vento. Per questo le speranze di vedere arrivare dei risarcimenti sono adesso affidate al bilancio della Regione Toscana.

Il Governo Draghi, infatti, nella sua ultima seduta, ha deliberato lo Stato di emergenza nazionale per gli eventi che il 18 agosto hanno interessato anche la Versilia ma purtroppo, forse a causa della scarsità di fondi a disposizione, il Consiglio dei Ministri ha limitato l’intervento finanziario statale ai soli comuni di Carrara e Massa, escludendo completamente i comuni colpiti della provincia di Lucca, che pertanto dovranno fare riferimento per gli aiuti esclusivamente allo stato di emergenza regionale, dichiarato dal Presidente Eugenio Giani.

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Di conseguenza, per l’eventuale ristoro di danni ai privati, le speranze risiedono adesso in un intervento finanziario della Regione che il sindaco di Seravezza Lorenzo Alessandrini, assieme agli altri sindaci, sta già sollecitando. Una richiesta che dovrà essere presumibilmente affidata al bilancio regionale del 2023, quindi a inizio del nuovo anno.

Nel frattempo la protezione civile comunale si sta coordinando con la Provincia di Lucca per completare e sistemare definitivamente il quadro di riferimento dei danneggiati dal fortunale estivo. Numerosi i danni provocati dalla tempesta, alcuni anche ingenti, quantificabili in cento rilevazioni tra danneggiamenti a beni mobili e immobili, in particolare nel centro di Seravezza.

L’amministrazione comunale di Seravezza, a seguito dell’evento, si era immediatamente attivata per la messa in sicurezza di tetti e cornicioni pericolanti, oltre che dei dissesti e cadute di alberi sulle strade della montagna. Immediato anche il monitoraggio con un drone che, sorvolando il capoluogo, Riomagno e Ripa, aveva consentito di raccogliere materiale documentario sull’entità di quanto accaduto.

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