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giovedì, Aprile 25, 2024

Omaggio a Marcello Parducci, ispiratore, coordinatore e organizzatore dei concerti di Pieve a Elici

Se i concerti estivi di musica classica nella monumentale chiesa romanica di San Pantaleone a Pieve a Elici avevano avuto fino al 2019 una caratura di elevato livello artistico ed una più che straordinaria risonanza sul piano della notorietà, ciò è stato dovuto alle capacità organizzative e alle infinite conoscenze del Presidente emerito dell’Associazione Musicale Lucchese Marcello Parducci.

E’ un riconoscimento questo tanto più doveroso in quanto prima la pandemia e poi l’aggravarsi delle condizioni di salute, lo hanno estromesso dal timone di questa manifestazione musicale che, gradatamente, aveva raggiunto livelli artistici mai raggiunti nell’ambito non solo della Versilia storica e geografica, ma anche e soprattutto della Provincia di Lucca, e non solo.

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Accertato poi che la stagione di quest’anno, che speriamo sia quella del definitivo rilancio, dopo la parentesi biennale, sarà quanto meno sulla falsariga di quelle svoltesi fino al 2019, vogliamo sperare che riprenda il cammino interrotto, perché ora la stesura del programma spetterà esclusivamente all’Associazione Musicale Lucchese, ora presieduta dall’avvocato Marco Cattani e che ha nel maestro Simone Soldati il direttore Artistico.

Crediamo comunque che dietro le quinte agisca ancora Marcello Parducci, in quanto le sue importanti conoscenze consolidate nell’arco degli anni, oltre che con il suo taccuino ricco di nomi di solisti e di ensemble di fama nazionale, ma soprattutto internazionale, possa facilitare le scelte che verranno prese per continuare sulla scia della consolidata tradizione. Non bisogna infine dimenticare che con la sua gestione, nell’abside di una chiesa che possiede una rarissima acustica, si sono esibiti – fra gli altri – violinisti del calibro di Marco Rizzi, Francesca Dego, Kiril Troussov, Massimo Quarta, Valery Sokolov, Natasha Korsakova e Pavel Berman; violoncellisti come Mario Brunello, Enrico Dindo e Alain Menieur; pianisti come Andrea Lucchesini, Pietro De Maria, Giuseppe Albanese, Mariangela Vacatello, Leonora Armellini e Maria Perrotta; il clarinettista Alessandro Carbonare; il complesso “Otto d’archi della Scala” con Laura Marzadori primo violino (oggi primo violino della “Filarmonica della Scala”), ed i quartetti “I virtuosi”, “Di Venezia”, “Della Scala”, “Di Cremona” e “Klimt”. E scusate se è poco.

Marcello Parducci

Ecco perché abbiamo parlato di un taccuino ricchissimo di contatti tenuti nel corso degli anni da Marcello Parducci e che ne hanno fatto un nume tutelare di quello che era stato definito persino come “Festival della musica classica della Versilia”. Ed a questo proposito è bene ricordare che alcuni dei nomi citati, e forse qualcun altro, sono tornati più volte a suonare nella pieve romanica delle colline massarosesi, mentre per festeggiare gli 80 anni di Marcello Parducci in quella occasione si sono esibiti tutti gratuitamente a Pieve a Elici. Ma quello che più meraviglia è che alcuni di loro si sono offerti spontaneamente per tornare ad esibirsi, non solo per il successo ottenuto, ma per i legami d’amicizia intrattenuti con lui nel corso degli anni.

Fra Marcello Parducci e Pieve a Elici possiamo quindi dire che c’è stato un legame indissolubile che il forzato abbandono della barra di comando non ha inficiato minimamente perché, come ebbe a dirci il professor Danilo Orlandi a proposito di Michelangelo quando nella piazza del Duomo di Pietrasanta ci fermammo davanti al campanile del Benti sotto restauro: “Quando il Buonarroti abitava in questa piazza, le mani sul campanile non ce le ha messe senz’altro, ma un occhio indagatore ce l’ha posto di sicuro”. Ecco così che Marcello Parducci non sarà fra gli autori ufficiali del programma 2023, ma dietro le quinte la sua presenza farà sentire il suo peso.
Mario Pellegrini

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