Sono 237 i contributi, pervenuti nei termini, per la stesura del nuovo Piano operativo comunale. Proposte che i cittadini hanno presentato al Comune per sottoporre richieste, suggerimenti e idee per rendere questo strumento di pianificazione urbanistica ed edilizia rispondente alle aspettative del territorio.
“Un risultato molto soddisfacente – commenta Adamo Bernardi, assessore a urbanistica ed edilizia – innanzitutto perché ha rappresentato un chiaro segnale del desiderio dei cittadini di partecipare alla messa a punto di uno strumento importante per il territorio, dall’altra in quanto sono giunte proposte molto interessanti, in gran parte accoglibili”.
L’obiettivo di raccogliere le proposte dei cittadini aveva proprio il fine di ascoltare il territorio, per comprenderne a fondo le esigenze e, al contempo, coinvolgere la cittadinanza in questo percorso partecipativo.
Alcune osservazioni sono a carattere più generale, altre invece entrano nello specifico di determinate situazioni, con l’obiettivo di risolvere anche annose questioni ad esempio in merito a cambi di destinazione e all’organizzazione dei comparti.
“Con la conclusione di questa fase di ascolto dei cittadini – aggiunge Bernardi – e che ha visto anche lo svolgimento di due incontri, finalizzati a spiegare il percorso intrapreso e le modalità per parteciparvi, adesso inizieremo a lavorare sul piano operativo, ripartendo dal regolamento urbanistico vigente e apportando modifiche anche sulla base delle richieste accoglibili che sono state presentate, seguendo la linea tracciata dal Piano strutturale che, come più volte detto, rappresenta la cornice di riferimento”.
L’obiettivo è di giungere quanto prima alla stesura di un piano operativo comunale che, ovviamente rispondente a tutte le prescrizioni di legge, rappresenti anche uno strumento di facile lettura e di semplificazione per una gestione del territorio rigorosa ma snella, capace di migliorare l’aspetto del territorio e di dare ai cittadini risposte attese da anni.
“Tra le richieste frequenti – sottolinea l’assessore Bernardi – c’è quella del recupero edilizio mediante accorpamento di volumi e di risanamento di strutture quali laboratori, tettoie e capanne, interventi che possono concorrere alla riqualificazione del territorio. Presto verranno anche date risposte in consiglio comunale alle osservazioni presentate all’adozione del Piano strutturale”.