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giovedì, Maggio 2, 2024

Strage di Viareggio, sit-in a Montecitorio per il rischio di prescrizione anche dell’ultimo reato

Prosegue la battaglia per la verità, la giustizia e la sicurezza dei familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria di Viareggio avvenuta la notte del 29 giugno 2009. Stamattina, in vista del nuovo processo che si terrà il 4 dicembre in Corte di Cassazione, l’Associazione “Il Mondo che Vorrei” e l’Assemblea 29 Giugno hanno promosso un presidio a Roma davanti a Montecitorio, dalle 10.30 alle 13.30.

In questi 14 anni sono state tenute oltre duecento udienze in tribunale e ci sono state quattro sentenze. Adesso i familiari delle vittime manifestano per il rischio che anche l’ultimo capo d’imputazione, il reato di disastro colposo, possa cadere in prescrizione. Infatti gli avvocati degli imputati hanno chiesto la sospensione del processo sollevando una questione di illegittimità costituzionale: qualora la Corte di Cassazione decidesse di accogliere il ricorso, potrebbe andare prescritto anche l’ultimo reato dopo quelli di incendio colposo, lesioni colpose plurime gravi e gravissime e omicidio colposo plurimo.

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E’ stata così promosso il sit-in di stamattina dopo una lettera aperta inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale hanno lanciato un appello a “monitorare l’evolversi del nostro estenuante processo sul quale, ora, è calata l’ombra di questa nuova minaccia, di fronte alla quale siamo costretti nuovamente a scendere in piazza, davanti al Parlamento, per far sentire in tutta Italia la nostra voce”.

Davanti a Montecitorio “Il Mondo che Vorrei” ha distribuito un volantino nel quale si fa la storia della vicenda: “Il 30 giugno 2022, la Corte d’Appello di Firenze, nel processo di 4° grado (appello-bis) della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 (sono trascorsi 14 anni e mezzo da quella tragica e drammatica notte), ha condannato 13 soggetti tra Ad, presidenti, direttori e dirigenti, delle società coinvolte e responsabili del disastro ferroviario”. Adesso, “tre reati sono già stati prescritti, per il 5° grado (Cassazione-bis) sono state calendarizzate tre udienze: 4 e 18 dicembre, 15 gennaio 2024. I condannati si appellano alla sospensione del processo per incostituzionalità del reato di ‘disastro ferroviario’. La prescrizione, di fronte a stragi come quella di Viareggio, è un mostro nei confronti delle Vittime e dei loro familiari. Il dolore dei familiari MAI andrà in prescrizione. Le Vittime pretendono giustizia!”.

Daniela Rombi con Debora Serracchiani

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