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giovedì, Aprile 25, 2024

“Una rete di libri”: decolla il progetto di decentrare le attività culturali nelle frazioni

Il Comune di Stazzema ha visto finanziato  il  progetto “Una rete di libri” che prevede di mettere in rete alcune realtà già esistenti come la biblioteca del Museo di Sant’Anna di Stazzema come spazio della memoria, la biblioteca dell’Istituto Scolastico Martiri di Sant’Anna di Stazzema come spazio della formazione, il Palazzo della Cultura in Cardoso come spazio culturale per la presentazione di libri, lo Studio Simi e la Casa del Berlingaio ed altri spazi come il Circolo Le Tanacce di Terrinca, l’ex Cerafri di Retignano come spazi privati di interesse pubblico, l’Ostello di Pruno come spazio tematico sulla montagna. L’obiettivo è quello di creare una rete di spazi, pubblici e privati a fare di studenti ed associazioni con lo scopo di una crescita sociale della socialità. L’idea è quella di creare una rete di prestito appoggiandosi inizialmente su realtà limitrofe esistenti e quindi, acquisire nel corso degli anni una autonomia. Verrà realizzata una postazione informatica per l’accesso ai cataloghi  e alla ricerca on line con la previsione di un portale www.unaretedilibristazzema.it in cui promuovere eventi culturali e il progetto.

“La biblioteca nella società, nella città, nel web, nei luoghi reali e in quelli immaginari – commenta l’assessore alla Cultura Serena Vincenti – offre, alla gente comune, il suo valore informativo, culturale e sociale, attraverso un immenso patrimonio di relazioni che la vedono spesso protagonista attiva; se la biblioteca pubblica riesce ad avere un nuovo vitale impatto nella promozione e nella diffusione di una cultura aperta a tutti, partecipativa e collaborativa, lo deve alla sua innata capacità di fare rete anche con altri soggetti, anche privati, che svolgono la medesima forma di informazione e che mirano alla crescita culturale del territorio tutto. Con questo progetto mettiamo insieme un patrimonio diffuso a disposizione dei cittadini: inizieremo presto gli incontri con tutti i soggetti che vogliamo interessare. Ringraziamo la Fondazione CRL per questa opportunità”.

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