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sabato, Dicembre 14, 2024

Aiuti di stato: il massimale ‘de minimis’ da gennaio 2024 passa a 300mila euro. Ecco tutte le novità

Una notizia importante per le imprese. Il massimale ‘de minimis’ degli aiuti di stato da gennaio 2024 passa a 300mila euro.

Vediamo preliminarmente la definizione del ‘de minimis’ secondo il regolamento dell’Unione Europea. L’art.3 del regolamento UE prevede:

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  • le misure di aiuto che soddisfano le condizioni del regolamento sono considerate misure che sono esenti dall’obbligo di notifica ai sensi del trattato;
  • l’importo complessivo degli aiuti ‘de minimis’ concessi da uno stato membro ad un’impresa unica non può superare i 300mila euro dal 1° gennaio 2023 nell’arco di tre esercizi finanziari.

Quanto al periodo di riferimento del ‘de minimis’, la norma prevede che l’importo complessivo degli aiuti non debba essere superato nell’arco di tre esercizi finanziari che con il nuovo regolamento diventano 3 anni.

Secondo le nuove norme, dal 1° gennaio 2024 fino al 2030 l’importo del massimale passa da 200 a 300mila per far fronte all’inflazione. Inoltre il regolamento ‘de minimis’ stabilisce criteri per cui il sostegno economico conferito da uno stato membro ad un’impresa può considerarsi escluso dalle regole stabilite dai trattati europei in merito agli aiuti di stato in quanto non lede la libera concorrenza del mercato unico. Si  applicano i limiti quantitativi alla cosiddetta impresa unica, vale a dire qualsiasi entità che eserciti una attività economica a prescindere dal suo stato giuridico e dalle sue modalità di finanziamento.

Vediamo cosa cambia con il nuovo regolamento. L’attuale normativa ‘de minimis’ prevede l’esenzione per gli aiuti di importo limitato poiché si ritiene che non abbiano alcun impatto sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato unico.

Le modifiche adottate comprendono:

  • l’aumento del massimale a 300mila euro;
  • l’introduzione dell’obbligo per gli stati membri di registrare gli aiuti ‘de minimis’ in un registro centrale istituito a livello nazionale o della UE  a partire dal 2026 riducendo così gli obblighi di comunicazione per le imprese;
  • l’introduzione di ‘porti sicuri’ per gli intermediari finanziari per facilitare ulteriormente gli aiuti sotto forma di prestiti e garanzie, non richiedendo più un trasferimento completo dei vantaggi dagli intermediari finanziari ai beneficiari finali.

Concludendo si tratta di innovazioni positive per le imprese italiane che entreranno subito in vigore dal 1° gennaio 2024. 

Gianfranco Antognoli

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