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venerdì, Aprile 26, 2024

Anziano cercatore di funghi cade e si frattura una gamba. Un decalogo del Soccorso Alpino sulla sicurezza

Continuano gli interventi del Soccorso Alpino per recuperare cercatori di funghi che si perdono nei boschi.

La stazione di Lucca è stata allertata alle 19 di ieri per la ricerca di un cercatore di funghi in zona San Pellegrino. L’ allarme è stato dato da altri due cercatori che hanno sentito grida di aiuto mentre si trovavano nei boschi. L’uomo, di 87 anni, residente a Castiglione, era caduto procurandosi una sospetta frattura del ginocchio destro.

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Arrivata sul posto, la squadra (composta da 4 tecnici e da un sanitario del Soccorso Alpino) ha provveduto alle prime cure immobilizzando l’arto e imbarellando la persona ferita.
Per il recupero è stato necessario allestire paranchi e manovre tecniche di sicurezza a causa della forte pendenza del terreno. Alle 22,20 il ferito è stato posto sul fuoristrada della stazione di Lucca per trasportarlo nel punto di incontro con l’ambulanza posto in prossimità del rifugio Burigone. L’intervento è stato eseguito con la collaborazione dei Vigili del fuoco arrivati sul posto.

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico in una nota spiega che registra ogni anno diverse centinaia di interventi causati da “fungaioli” in difficoltà: “Spesso gli interventi di ricerca e soccorso in queste circostanze si dimostrano particolarmente difficili sia per l’individuazione precisa della zona dove il cercatore di funghi è disperso, sia per il successivo recupero. La scivolata va considerata come il pericolo maggiore, mentre non di rado vengono soccorse persone colte da malore, presumibilmente generato da eccessivo affaticamento anche spesso correlato all’età”.

Inoltre il Sast afferma che “i consigli che si possono dare sono pochi”, ma indica alcune regole di sicurezza per affrontare la ricerca funghi:

  • Lasciare SEMPRE detto dove si è diretti, non andare da soli; evita cambiamenti di percorso.
  • Se in gruppo, non perdere MAI di vista anziani o bambini.
  • Cellulare SEMPRE acceso (utile per la localizzazione) portarsi SEMPRE una batteria di emergenza.
  • Portare SEMPRE con sé pila frontale e indumenti impermeabili.
  • Calzature da montagna, SEMPRE.
  • Portare un telo termico (telo alluminiato o mantellina) per affrontare l’eventuale nottata e per non disperdere il calore.
  • Conoscere il territorio, le caratteristiche del terreno; valuta le distanze e i dislivelli da percorrere.
  • Se non si è sicuri meglio tornare indietro, preferibile rinunciare che tentare di superare difficoltà superiori alle proprie forze, capacità; evita di essere colto dall’oscurità.
  • Verificare preparazione, allenamento e capacità di movimentazione.
  • Se ci si dovesse perdere, NON MUOVERSI: i soccorsi arrivano sempre e non si sprecano energie che potrebbero servire per affrontare altre ore all’aperto.
  • Con gli smartphone di ultima generazione è possibile essere geolocalizzati mediante GPS.

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