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venerdì, Maggio 3, 2024

Gli effetti della Brexit. Il giornalista RAI Marco Varvello racconta come sta cambiando la Gran Bretagna

E’ Marco Varvello, da oltre quindici anni corrispondente RAI da Londra, il protagonista dell’incontro in programma venerdì 7 luglio, alle 18 nella sala Ademollo di Palazzo Ducale, a Lucca, per parlare di Regno Unito, Brexit e conseguenze della Brexit. Al tavolo con il noto giornalista tv si siederanno i promotori dell’iniziativa: Luca Menesini, presidente della Provincia e membro del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, Pietro Fazzi, presidente del Lions Club “Lucca le Mura”, che avrà anche il compito di introdurre e moderare l’incontro e, insieme a loro, Francesca Centurione Scotto Boschieri, giornalista e saggista che da oltre 18 anni vive nel Regno Unito ed è Ambasciatrice della Città di Genova.

Com’è cambiato il Regno Unito dopo la Brexit? Quali le conseguenze, sia politiche sia nella vita quotidiana dei residenti, dopo il referendum del 2016? Com’è stata vissuta dagli inglesi questa ”rivoluzione” interna che, diventata effettiva il 31 gennaio 2020, ha cancellato il Regno Unito dai Paesi appartenenti all’Unione Europea che, invece, negli anni, è passata dagli iniziali 6 membri fondatori (nel lontano 1958) ai 27 Paesi attuali? Com’è l’Unione Europea senza l’Inghilterra? E’ a questi temi che Marco Varvello ha dedicato la sua ultima fatica editoriale: “Passo Falso, come cambia l’Inghilterra fuori dell’Unione Europea” pubblicato da Rai Libri. Una pubblicazione che farà da sfondo al dibattito in programma a Palazzo Ducale che si concluderà con un brindisi beneagurante tra tutti i presenti.

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Il Regno Unito conta i danni da Brexit e, dopo il passo falso, ripensa il proprio futuro anche senza mettere apertamente in discussione l’uscita dalla UE. Il corrispondente della Rai da Londra racconta un Paese che il referendum del 2016 sembra aver reso più solo e più fragile, che vede riaffacciarsi i fantasmi dell’ indipendentismo scozzese e irlandese, che deve fare i conti con un’economia in difficoltà. Marco Varvello ‘scatta fotografie’ della vita pubblica britannica, analizzando il travaglio della politica d’oltre Manica, con un occhio sempre attento a una monarchia che, dopo la scomparsa della Regina Elisabetta II, è obbligata a mettersi in discussione. Varvello definisce la Brexit “la più grande scelta di autolesionismo collettivo dei Britannici”.

L’autore – con il distacco e l’autorevolezza di un giornalista esperto, diventato tra l’altro anche cittadino britannico – racconta poi la cronaca degli ultimi anni che ha seguito, e raccontato in tv, in prima persona. Il referendum sulla Ue, indetto per le ragioni sbagliate e con grande superficialità, senza pensare alle conseguenze. Conseguenze che sono state poi mascherate dalla pandemia, affrontata con “una buona dose di presunzione” dal Governo. Per un periodo il Covid ha oscurato tutto, ma ora i nodi della Brexit sono venuti tutti al pettine: scollamento tra le nazioni del Regno, instabilità politica, reputazione in declino, corruzione e scandali, tensioni sociali, debolezza economica, crollo del tenore di vita. Un Paese “confuso e disorientato” che paga “il dazio Brexit”. Ma nonostante i duri e sempre motivati giudizi sui numerosi passi falsi fatti dalla sua seconda patria negli ultimi anni, Varvello alla fine fa prevalere un cauto ottimismo. Gli inglesi potranno riprendersi, tornando a essere pragmatici e realisti. Nonostante tutto, scrive l’autore, “questa Inghilterra riempie ancora d’orgoglio anche noi cittadini acquisiti”.

Marco Varvello, nato a Vigevano (Pavia) e laureato in filosofia, è responsabile dell’Ufficio di corrispondenza Rai per il Regno Unito. Ha cominciato l’attività giornalistica a Milano nei quotidiani “La Notte” e “Il Giornale”, all’epoca diretto da Indro Montanelli. In Rai è stato curatore del programma di Enzo Biagi “Il Fatto”. Al TG1 ha lavorato alla redazione economica, poi agli esteri. Inviato negli Stati Uniti, è stato a lungo corrispondente a Londra e a Berlino. Ha pubblicato quattro libri e vinto il premio “Foreign Press Awards” della stampa estera di Londra.

L’ingresso è libero.

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