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domenica, Maggio 5, 2024

Riconversione o avvio degli impianti a biometano: arrivano le agevolazioni a fondo perduto e il credito di imposta

La nuova legislazione sul biometano, incentivo attivo dal 2022, rende più semplice usufruire al massimo dell’impianto a biogas. Invece di produrre energia elettrica ora si può produrre biometano tramite l’upgrading di biogas direttamente dall’impianto. Il biometano è un’alternativa pulita al metano usato nel trasporto per veicoli leggeri e pesanti ed il suo sviluppo è ora sostenuto dal governo italiano al fine di raggiungere i suoi obbiettivi sui biocarburanti.

La forma tecnica di erogazione degli incentivi oggi disponibili è molteplice:

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  • contributo in conto impianti (a fondo perduto),
  • finanziamenti a tasso agevolato,
  • contributo agli interessi su un mutuo bancario,
  • crediti di imposta. 

Le normative applicabili sono le seguenti:

  • Nuova Sabatini 4.0,
  • contratti di sviluppo,
  • credito di imposta,
  • credito di imposta beni strumentali 4.0,
  • legge 181/89 nuovo regime.

Alcuni di questi incentivi sono classificabili come ‘aiuti di stato’ mentre altri no, trattandosi di misure di carattere generale.

Vediamo ora l’incentivo della Nuova Sabatini 4.0, strumento attivo sull’intero territorio nazionale. Un impianto per la produzione di biometano avanzato può ottenere agevolazioni con questo strumento in tutta Italia – e quindi anche in Versilia – se il soggetto che realizza l’impianto rientra nella categoria delle PMI: le grandi imprese sono escluse. Il limite massimo di importo dell’investimento è di 4 milioni di euro e in caso di investimento di importo superiore l’agevolazione verrà calcolata comunque sui 4 milioni.

Vediamo ora i prerequisiti per l’accesso a questo incentivo:

  • obbligatorio è un finanziamento bancario o leasing per l’importo totale degli investimenti per i quali si richiede l’incentivo.
  • I beni acquistati (macchinari, impianti, attrezzature) debbono avere i requisiti previsti dalla legge industria 4.0.
  • I macchinari devono essere interconnessi con un software apposito.
  • Occorrono la regolarità sia urbanistica al momento dell’incentivo, che contributiva (DURC regolare).

La procedura amministrativa per usare questo incentivo  prevede una fase ‘valutativa’. Necessario è presentare domanda al MISE e ottenere il relativo decreto di concessione.

Le fasi sono:

  • finanziamento bancario o leasing,
  • presentazione domanda al MISE e decreto di concessione,
  • realizzazione dell’impianto.
  • infine erogazione del contributo a fondo perduto.

Concludendo, si tratta di una procedura amministrativa non proprio semplicissima ma che consente una agevolazione importante per la realizzazione di questa tipologia di impianto.  Gianfranco Antognoli

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