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domenica, Maggio 19, 2024

La gioia dei protagonisti dello scudetto della Farmaè Viareggio. “Una vittoria da uomini veri”

Vincere lo scudetto in casa, in un beach stadium “Matteo Valenti” ribollente di passione e gremito come non mai, contesto perfetto per un trionfo che riporta Viareggio sul tetto del beach soccer italiano. La Farmaè VBS non poteva davvero chiedere di più: il tricolore ottenuto domenica travolgendo 9-2 il Catania Bs nella finale di serie A rappresenta l’apice di una stagione già impreziosita dalla conquista della Coppa Italia under 20. E proprio i giovani bianconeri proveranno a emulare la prima squadra dando la caccia al titolo di categoria nella fase finale del campionato, anch’essa nell’impianto di casa.

“Domenica è stata una giornata di sport incredibile per la città, mai mi sarei aspettato una risposta simile – ammette Stefano Santini, responsabile tecnico della Farmaè Viareggio – . Abbiamo voluto fortemente questo scudetto: sapevamo che per conseguire risultati diversi rispetto al recente passato sarebbe stato necessario cambiare qualcosa. Siamo ripartiti pensando a cosa occorresse per competere con le squadre di maggior livello. Abbiamo individuato le persone giuste, ci siamo messi tutti in discussione. La decisione di affidare la panchina a Francesco Corosiniti è stata presa partendo da un confronto in occasione di un corso pilota per allenatori a Tirrenia: in quel momento mi sono reso conto che bisognava dare una svolta. Il mister è stato bravo a razionalizzare ciò che serve per fare la differenza in campo. La finale è sembrata semplice ma non lo è stata affatto. La strada è ancora lunga, ma queste due coppe ce le teniamo ben strette. Ce le siamo meritate per quanto abbiamo sofferto negli ultimi anni”.

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Un tricolore giunto con una rosa composta per metà da ragazzi sotto i 23 anni. “Sei anni fa abbiamo fatto una scelta, pensavamo che questi giovani potessero avere una crescere significativa nel 2024 e invece ci sono riusciti con una stagione d’anticipo grazie al lavoro del tecnico, dello staff e della società, che merita solo elogi per gli sforzi profusi”. La dedica non può che essere rivolta a Matteo Valenti e Attilio Simonetti, cui la Vbs sarà sempre profondamente legata. “Loro continuano a vivere nei nostri ricordi. Matteo avrebbe voluto celebrare questo trionfo con noi, Attilo sarebbe stato prezioso per preparare questo evento. Ci sarà tempo e modo per omaggiarli come si deve”.

Enorme soddisfazione anche nelle parole del presidente Massimo Moretti. “A inizio stagione avevo detto che saremmo partiti con due buone squadre (comprendendo anche l’under 20) e che avremmo provato ad arrivare in fondo con tutte le nostre forze. Aver ospitato e organizzato la fase finale del campionato è un motivo di orgoglio: la città ci ha supportato e sostenuto. Grazie a tutti quelli che si sono impegnati per la nostra famiglia”.

Francesco Corosiniti si è dimostrato un vincente pure in panchina (sebbene debuttante) come lo era da giocatore. “Siamo davvero felici, era ciò che speravamo fin dal primo giorno in cui ci siamo sentiti con Stefano Santini. Il merito non è solo mio. La squadra era competitiva, lo sapevamo. La dedica? Alla mia famiglia, non è stato semplice stare lontano da casa per parecchio tempo”.

Il capitano Andrea Carpita è stato protagonista in finale, oltre che con le consuete parate, con una doppietta. “Se abbiamo vinto è grazie a persone che danno tutto per questa causa: c’è bisogno di atteggiamenti come questi, che generano in noi grande felicità. La Vbs è un gruppo composto da uomini veri, che tengono a Viareggio: speriamo che se ne accorgano in molti. Era giunto il momento di gioire dopo qualche delusione di troppo. Abbiamo chiuso un cerchio”.

Per Luca Bertacca la soddisfazione è stata duplice: oltre allo scudetto, infatti, ha ricevuto il premio come miglior giocatore del campionato. “Ma passa in secondo piano. E comunque, senza il contributo dei miei compagni non sarebbe arrivato niente. Qui si va avanti con il cuore: aver vinto un titolo a casa nostra, di fronte al popolo viareggino, è stato fantastico”.

LA FINALE

Sono serviti sette anni alla Farmaè Viareggio per rivincere lo scudetto, dopo quello del 2016 a chiusura del leggendario “triplete”. Questo, se possibile, è ancora più bello perché conquistato in casa, al beach stadium intitolato a Matteo Valenti, l’inizio e la ragione di tutto. I bianconeri hanno superato 9-2 il Catania Bs, traduzione in cifre di una superiorità in discussione solo a tratti. Carpita e Zé Lucas con una doppietta ciascuno, Bertacca, Léo Martins, Petracci, Remedi e Fazzini segnano le reti che valgono un titolo meritato per il percorso (di crescita) compiuto in questa stagione. La società vede premiata la scelta di aver affidato la panchina a Francesco Corosiniti, vincitore al primo anno da allenatore, con Stefano Santini figura chiave nel ruolo di responsabile tecnico.

L’avvio della Farmaè Viareggio è folgorante: al 2’, dopo il tiro libero fuori misura di Ozu, arriva il vantaggio, siglato da Zé Lucas con un sinistro imprendibile per Rafael Padilha. I ritmi sono elevati, le occasioni frequenti. Al 4’ Fazzini fa partire una conclusione centrale respinta coi pugni da Rafael Padilha, sul ribaltamento di lato Giordani ristabilisce la parità con un sinistro velenoso su cui Carpita nulla può. Il portiere dei siciliani è reattivo sul colpo di testa ravvicinato di Zé Lucas (5’) e sulla sventola da lontano di Carpita (7’). Ci prova anche Léo Martins con una sforbiciata deviata in angolo da Catarino. Botta e risposta al 10’, con Genovali che con un diagonale costringe Padilha a un intervento complesso e Catarino che in rovesciata impegna Carpita. È proprio il portiere bianconero a riportare avanti la Vbs con una bordata dalla distanza con cui non dà scampo a Padilha. I bianconeri sfiorano anche il terzo gol, con Padilha che si salva (con l’aiuto del palo) sulla rovesciata di Pugliese. A ridosso del termine della frazione, Farinha non trova la porta.

Il Catania Bs approccia meglio il secondo tempo e si rende tre volte pericoloso: al 2’, con il sinistro alto di Be Martins, al 3’, con il destro insidioso di Giordani neutralizzato da Carpita, ma soprattutto al 5’, con il tiro libero da distanza autostradale di Catarino che si infrange sulla traversa, il pallone rimbalza sulla linea senza però varcarla interamente. Al 7’ succede di tutto: gli arbitri sanzionano un intervento in gioco pericoloso su Bertacca e assegnano un tiro libero da metà campo che il difensore trasforma. Sulla successiva centrata, Catarino si inventa una prodezza riaccorciando subito le distanze (il pallone sbatte sulla faccia interna del palo e finisce in rete). Il gol non destabilizza i bianconeri, che un minuto più tardi colpiscono ancora con Zé Lucas (il diagonale è agevolato da un rimbalzo). Al 9’ ecco pure il quinto gol, realizzato da Carpita: il capitano bissa la bordata vincente da fuori del primo tempo e realizza la personale doppietta, per poi sbarrare la porta a Farinha.

All’alba della terza frazione la squadra di Corosiniti mette a segno l’uno-due che fuga ogni dubbio, ammesso che ancora ve ne fossero: al 2’ Léo Martins corregge da sotto misura il bolide di Ozu, al 3’ è Petracci a deviare quello di Carpita. Nel finale giungono pure i gol di Remedi (9’) e Fazzini (12’) con cui i bianconeri fissano il risultato sul definitivo 9-2. Al triplice fischio può partire la festa per un titolo atteso, voluto, preso. E ora da godersi a lungo.

FARMAÈ VIAREGGIO-CATANIA BS 9-2

FARMAÈ VIAREGGIO: Carpita, Ghilarducci, Bertacca, Pugliese, Genovali, Ozu, Zé Lucas, Remedi, Santini, Petracci, Léo Martins, Fazzini. All. Corosiniti

CATANIA BS: Rafael Padilha, Sanfilippo, Catarino, Farinha, De Nisi, Palazzolo, Zurlo, Be Martins, Percia Montani, Fred, Barbagallo, Giordani. All. Fabricio Santos

Arbitri: Innaurato di Lanciano, Fagnani di Termoli, Romani di Modena

Reti: 2’ pt Zé Lucas (V), 4’ pt Giordani (C) 10’ pt Carpita (V), 7’ st Bertacca (V), 7’ st Catarino (V), 8’ pt Zé Lucas (V), 9’ st Carpita (V), 2’ tt Léo Martins (V), 3’ tt Petracci (V), 9’ tt Remedi (V), 12’ tt Fazzini (V)

Parziali: 2-1, 5-2

Note: ammoniti Percia Montani (C), Fazzini (V)

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