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mercoledì, Maggio 15, 2024

Seravezza, in consiglio il nuovo piano strutturale. Recupero di immobili, salvaguardia ambientale e sviluppo

Il nuovo piano strutturale del Comune approderà in consiglio comunale nella seduta in programma martedì 3 ottobre alle ore 20.30 e rappresenterà un vero e proprio quadro di riferimento per il successivo piano operativo. Il primo importante dato che emerge è la sua impronta finalizzata a privilegiare il recupero degli immobili già presenti sul territorio.

Il settore urbanistica sta raggiungendo così concreti obiettivi: nell’ultimo consiglio comunale, infatti, si è proceduto all’approvazione di errori materiali presenti nel regolamento urbanistico, venendo così incontro a legittime aspettative dei cittadini, e il prossimo passo è appunto l’adozione del Piano strutturale redatto sulla base della legge regionale 65 del 2014 e in conformità al Piano di indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico regionale.

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“Con la redazione del nuovo Piano strutturale – commenta il sindaco Lorenzo Alessandrini – compiamo un altro importante passo in avanti nella realizzazione del programma amministrativo, dotandoci di uno strumento urbanistico determinante per il futuro del nostro territorio”.

Uno strumento che rappresenterà un quadro conoscitivo generale con gli obiettivi da raggiungere in tema di scelte di governo del territorio.

“Il nuovo piano mantiene invariato il tessuto urbanizzato previsto dal precedente strumento – spiega l’assessore all’urbanistica Adamo Bernardi – e si pone obiettivi precisi che contemperano tutela e sviluppo, per un territorio che ha le carte in regola per avviare una decisa crescita nel solco della propria identità, dando risposte concrete ai cittadini come alle attività produttive, commerciali, turistiche”.

Il piano strutturale è composto da cinque UTOE, ovvero unità territoriali omogenee elementari che vanno a definire precise aree territoriali: nella prima ricade l’alta montagna, nella seconda le valli del Serra, del Vezza e il monte di Ripa, nella terza il capoluogo Seravezza con Ruosina, Corvaia e Mignano, nella quarta la zona della piana con Querceta, Pozzi e Ripa, infine nella quinta è compreso il comparto artigianale-industriale Ciocche-Puntone.

Per ognuna delle cinque unità territoriali si prevede quindi un dimensionamento delle nuove edificazioni, privilegiando la scelta di recuperare il patrimonio esistente così da tutelare l’integrità e le caratterizzazioni territoriali.

I dettagli, come accennato, saranno demandati al Piano operativo che rappresenterà un vero e proprio focus zona per zona, zoomando sulle varie categorie ovvero quella residenziale e commerciale di vicinato, industriale-artigianale, commerciale, turistico-ricettivo, infine direzionale e servizi. Piano operativo che avrà una validità quinquennale e che andrà a stabilire gli interventi consentiti zona per zona, ponendo limiti in termini ad esempio di dimensionamento delle opere.

Gli obiettivi di questo strumento, predisposto dall’amministrazione Alessandrini, sono numerosi e tra questi il mantenimento del patrimonio ambientale e paesaggistico, il recupero dell’edilizia esistente, l’implementazione e riqualificazione dei comparti artigianali e commerciali, la salvaguardia del territorio rurale, boschivo e dei borghi montani, con una attenzione alla valorizzazione della montagna come antidoto allo spopolamento e cogliendo peraltro la tendenza alla riscoperta di zone dove si possa trovare una dimensione diversa e più genuina, con una maggiore qualità della vita. Rientra in questa ottica anche la valorizzazione delle produzioni locali come la coltivazione di oliveti, castagneti e vigne.

Altri aspetti che emergono con forza dal nuovo piano strutturale, in adozione martedì, sono l’attenzione alla prevenzione del rischio idrogeologico e sismico, la valorizzazione della qualità urbana intervenendo sulle situazioni di degrado, la valorizzazione turistica, l’implementazione dei servizi pubblici e privati comprese le attività ricettive, nuovi spazi per le attività del Palio dei Micci e a favore di altre manifestazioni.

“Mentre il piano strutturale seguirà il suo iter con l’adozione da parte del consiglio comunale, le osservazioni che seguiranno al deposito e l’approvazione finale – conclude l’assessore Bernardi – avvieremo intanto i lavori al piano operativo per cominciare a scendere nei dettagli dei possibili interventi di pubblico e privato. Ci guiderà ancora l’obiettivo primario di consolidare l’identità del territorio, coniugando tutela e sviluppo, attraverso un piano che sia snello, semplice e trasparente. Un doveroso ringraziamento va all’architetto Andrea Tenerini, all’ufficio urbanistica e allo staff dei professionisti esterni che hanno portato avanti questo lavoro molto complesso”.

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